Testo di Angelo Veronesi |
Germania
1999
Stuttgard
E' l'alba non stiamo piu' nella pelle:
la notte abbiamo dormito poco e male: il caldo e l'umidita' insopportabili,
alcuni rovesci di pioggia rinfrescano un po' l'aria. In compenso la giornata
sembra promettere al bel tempo.
Arrivammo puntualissimi alla Stazione
di Stoccarda con il Cisalpino Insubrico la sera del 9 agosto. Arrivammo
qualche giorno prima dell'eclisse dato che non sapevamo quanta gente sarebbe
confluita in quella citta' per l'eclisse di Sole. Volevamo visitare la
citta' e soprattuto conoscere con un giorno di anticipo il clima della
zona. Pur non avendo prenotato nessun posto per dormire, poiche' fino all'ultimo
eravamo in dubbio su dove saremmo andati, il veloce ed efficente servizio
informazioni teutonico di Stoccarda ci trovo' nel giro di un quarto d'ora
esatto la sistemazione per le notti che saremmo rimasti in citta': un albergo
in periferia a 20 minuti di tram dal centro, ma molto bello e che non costava
molto.
Il giorno seguente al nostro arrivo abbiamo
saputo che la citta' aveva esarito i posti letto: circa 200mila persone
erano presenti a Stoccarda per l'eclisse del secolo.
Stoccarda e' stupenda e anche se non ha
monumenti importantissimi da visitare, puo' comunque contare su aree verdi
di inimmaginabile bellezza e grandezza in pieno centro della citta'. Dall'interno
di questi parchi enormi si poteva solamente scorgere in lontananza il centro
citta' per via delle torri campanarie e di alcuni palazzi. Ci siamo scattati
molte foto, abbiamo fatto visita al giardino zoologico e botanico: dove
abbiamo potuto ammirare molte varieta' di animali, di piante, fiori e vegetali:
molto bello e molto ben curato: ampi vialetti, giochi per bambini, laghetti
e rondo' di fiori tra i porticati di alcuni palazzi rinascimentali che
facevano da sfondo.
La mattina dell'11 agosto piove: non ci
preoccupiamo moltissimo di questo fatto: il giorno prima avevamo sperimentato
una cosa simile: fino alle 11 aveva fatto brutto tempo, ma poi verso mezzogiorno
gia' il cielo sembrava essersi dimenticato delle nuvole e di quant'altro
aveva offuscato la mattinata trascorsa. L'11 mattina non e' cosi': il tempo
peggiora e alle 11:13 ora locale, momento del primo contatto, le nuvole
offuscano completamente il Sole.
Noi siamo in preda al panico: non sappiamo
cosa fare: se spostarci o meno da Stoccarda, la stazione e' a 10 minuti
a piedi dal luogo che abbiamo scelto per osservare l'eclisse del millennio,
ma nel parco intanto sono confluite migliaia di persone che con gli occhialini
sul naso scrutano il cielo nero di pioggia.
Decidiamo di restare, sperando in un cambiamento
subitaneo del tempo, cosi' come era successo il giorno precedente.
Abbiamo sbagliato i nostri calcoli, ma
del resto dove potevamo andare? Non avevamo con noi un computer portatile
e un telefonino in grado di connetterci via Internet ad un sito che ci
potesse dare le previsioni del tempo aggiornate: la nostra unica fonte
era il quotidiano locale, lo Stuttgarter Zeitung, che si era impegnato
stampando addirittura due cartine meteorologiche di previsioni. Niente
da fare: alle 12:32 il secondo contatto che abbiamo visto solo sugli orologi:
gli astrofili che hanno con se' uno strumento lo coprono pietosamente con
panni di palstica: la pioggia non da' tregua.
Arriva l'ombra della Luna che tutti vedono
proiettata sulle nuvole e sono due minuti e diciassette secondi di buio
intenso. La temperatura dell'aria e' calata di sei gradi dall'inizio
del fenomeno. Il buio ci sovrasta vediamo su tutto l'orizzonte
che ci circonda da sotto le nuvole nere un tramonto-alba impressionante:
il cielo e' rosso con sfumature di giallo intenso. La gente convenuta per
il fenomeno e' stupefatta: il buio e' veramente totale e non riusciamo
a vedere ad un palmo dal naso finche' non si accendono le luci dei lampioni
del parco. Vediamo in lontananza le luci del centro cittadino, dell'antenna
della televisione e dell'illuminazione stradale della collina davanti a
noi.
Ore 12:35, l'ombra della Luna ci lascia,
inizia l'alba, ma il cielo e' ancora pieno di nuvole: lo sconforto e' alle
stelle: abbiamo fatto centinaia di chilometri per non vedere neppure la
corona solare. Ci eravamo preparati alla visione della corona e delle protuberanze
solari andando a visitare il sito Internet della SOHO, la sonda che sta
studiando il Sole e che immette sullle sue pagine web le immagini riprese
dai suoi vari strumenti giorno per giorno. Avevamo tenuto d'occhio sopratutto
le immagini riprese con il coronografo e ci aspettavamo uno spettacolo
impressionante di una corona vastissima: ce la siamo persa purtroppo.
Vuole il caso che una decina di minuti
dopo la fine della totalita', il cielo si riaprisse e nel giro di pochi
minuti tornasse sereno come non lo avevamo mai visto.
Quel giorno ci ando' male tutto, tranne
la cena serale a base dei prelibati e succulenti piatti tipici tedeschi
di carne di maiale e verdure.
Il giorno dopo abbiamo saputo telefonando
in giro ai nostri amici sparsi su tutta la fascia di totalita', che alcuni
erano stati piu' fortunati e avevano potuto osservare la corona in tutta
la sua maestosita'.
Tornati a casa abbiamo divorato con invidia
le foto dei nostri amici: le protuberanze rosse che uscivano dalla corona
di diamante contornate da una splendida ed enorme corona solare: ci siamo
persi proprio un bello spettacolo!
C'est la vie, sara' per la prossima volta:
ma 'sta volta nel deserto del Sahara!!
Dati
della temperatura atmosferica
Misurati con un multimetro digitale con
termocoppia.
ore 10:30 26°C
ore 11:15 23°C
ore 11:45 21°C
ore 12:00 20°C
ore 12:14 20°C
ore 12:36 19°C
ore 12:55 20°C
(Le misurazioni sono state interrotte
per la pioggia.)
Per ogni commento:
Angelo Veronesi: angelo.veronesi@login.it