SPECIALE SOLE NERO

Immagini riprese da Ilaria Parolin e Stefano Zibetti

Germania 1999
Olympiapark (Monaco)

München 1999: un'eclisse "totale"

L'alba dell'11 agosto ci sveglia nell'albergo di München con i migliori auspici: il cielo è terso, spazzato da un vento teso. Ma già dal giorno precedente il rapido alternarsi di nuvoloni carichi di pioggia e schiarite ci ha insegnato a non illuderci.
Alle 8 partiamo verso l'Olympiaberg, la collina dell'Olympiapark a quota 567m, con qualcosa come 30kg di attrezzature fotografiche sulle spalle. Abbiamo 3 fotocamere, di cui una equipaggiata con un teleobiettivo da 400mm e filtro autocostruito in mylar, montata sull'inseguitore del telescopio, un'altra con un 50mm per le riprese a grande campo della corona e dei pianeti in totalità ed un'ultima grandangolare e automatica per il paesaggio, entrambe su cavalletti. Non mancano ovviamente filtri, occhialini e due termometri per le registrazioni delle variazioni di temperatura.
Dopo circa 40 minuti di cammino (a München siamo arrivati in treno) arriviamo in cima alla collina dove già alcune decine di persone e la televisione tedesca RTL hanno preso posto. Il tempo purtroppo si è già guastato nuovamente, tant'è che tutti sono attrezzati con ombrelli e k-way, ma le nuvole corrono veloci lasciando a volte spazi di sereno, che lasciano sperare in un colpo di fortuna. Fiduciosi montiamo tutta l'attrezzatura: una giornalista tedesca, stupita, ci domanda se siamo per caso professionisti. Intanto la collina e il parco Olimpico vanno riempiendosi.
Circa mezz'ora prima dell'inizio della parzialità un primo scroscio d'acqua ci consente di mettere alla prova i teli di plastica che previdentemente ci siamo portati per preservare la preziosa (soprattutto per due studenti squattrinati) attrezzatura. Fortunatamente dura poco, ma il cielo non si apre.
Ore 11.10: poco prima dell'inizio della parzialità (11h17m), ricomincia a piovere e così ci perdiamo i primi 15 minuti di parzialità. Ma finalmente il cielo si riapre e, fasi alterne, riusciamo a vedere la parzialità fino alle 12.15 circa, fra urla di apprezzamento e di delusione e i versi gustosissimi di alcuni ragazzotti tedeschi che invitano le nuvole a scansarsi ed esultano ad ogni riapparizione del sole sempre più eclissato.
Alle 12.15 la svolta, purtroppo nefasta, della spedizione: lo squarcio di sereno che da tempo seguivamo avvicinarsi dall'orizzonte occidentale affretta la sua marcia, seguito da pesantissime nubi cariche di pioggia; per alcuni minuti possiamo godere del meraviglioso spettacolo di una sottile falce di sole in un cielo azzurro intenso, ma i più avveduti fra noi hanno già capito che avremmo vissuto la totalità, che iniziava alle 12h37m, sotto la pioggia.
Alle 12.28 il cielo è oramai coperto. Alle 12.31 l'ultima sottilissima falce di sole fa capolino tra le nubi, ma non abbiamo nemmeno l'opportunità di fotografarla: tutti gli strumenti sono già sotto il telo di plastica, pronti al resistere all'acquazzone che si sarebbe scatenato di lì a pochi secondi, mentre già comincia a piovere. Alle 12.35 uno scroscio violento cancella le esigue speranze rimaste di osservare, sia pur per un istante, la totalità.
Sotto gli ombrelli vediamo l'ombra della luna avanzare sopra le nubi, mentre la luce dell'orizzonte (sereno!!!) avvolge tutto in un'atmosfera grigia. Dall'altra parte della città intravediamo riflessi di sole e invidiamo profondamente chi si trova lì.
Mentre la delusione comincia a serpeggiare, l'inizio della totalità ci coglie del tutto impreparati: il buio è profondo, solo dall'orizzonte arriva una luce grigiastra, tutte le luci automatiche si accendono, il vicino palazzo a quattro torri della BMW si illumina completamente; il temporale che infierisce completa uno scenario impressionante, che richiama alla mente le descrizioni evangeliche della morte di Cristo.
Due minuti e otto secondi: l'ombra se ne va, pochi decine di secondi dopo smette anche di piovere. Lo spettacolo è finito. Non sappiamo ancora adesso se essere più delusi di non aver potuto osservare il sole in totalità con la corona, la cromosfera rossa, le spettacolari protuberanze che in tanti hanno potuto riprendere, o se rimanere semplicemente affascinati ed essere felici di aver potuto assistere a uno spettacolo così sconvolgente.
La conclusione migliore ce la siamo scambiata con due ragazzi di Firenze, giunti lì appositamente per l'eclisse: "alla prossima, nel duemilaottanta o giù di lì".


Filmato delle fasi parziali
Questo filmato è stato realizzato utilizzando tutte le 10 immagini che è stato possibile riprendere.
Il filmato è da 176Kb.

Le immagini delle parzialità sono state realizzate con teleobiettivo 400mm f/11 equipaggiato con filtro in mylar autocostruito e pellicola b/w Ilford Pan f 50 ASA.

Le immagini delle fasi parziali

Per vedere le immagini delle fasi parziali, CLICCA QUI.

Le immagini delle parzialità sono state realizzate con teleobiettivo 400mm f/11 equipaggiato con filtro in mylar autocostruito e pellicola b/w Ilford Pan f 50 ASA.

N° immagini: 10

Immagini di paesaggio

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N° immagini: 9


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