L'ECLISSE CINESE

di Giuseppe Palumbo


Cronaca del viaggio e commenti dei protagonisti 
 
Lunedì 20 luglio 2009
Inizia l’avventura della spedizione scientifica organizzata dal Gruppo Astronomico Tradatese e dalla “Personal Tour” di Varese con obiettivo Cina per l’osservazione dell’eclisse totale di Sole più lunga del secolo. Un pullman Gran Turismo alle 07.00 circa preleva i primi 11 viaggiatori alla Stazione di Tradate; poco dopo altri 5 a Varese e 1 a Busto Arsizio; raggiungiamo l’aeroporto di Malpensa ove troviamo gli altri 12 compagni di viaggio. Mancano all’appello tre compagni che incontreremo all’aeroporto “Charles de Gaulle” di Parigi, poiché provenienti da Fiumicino (Roma). Laura è la nostra accompagnatrice dall’Italia. A Malpensa effettuiamo il “check-in” e poco dopo abbiamo l’imbarco con il volo Air France AF 1115 previsto per le ore 10.30. Il decollo dell’“airbus” avviene alle ore 10.35 circa e tocchiamo terra all’aeroporto parigino, dopo un confortevole volo, a base di croissant e bevande, alle ore 12.15 circa; non abbiamo molto tempo per il volo successivo che da Parigi ci deve portare a Shanghai;  incontriamo i nostri tre compagni provenienti da Fiumicino e subito dopo abbiamo l’imbarco per il volo Air France AF 0112 delle ore 13.40, per la tratta Parigi-Shanghai; si decolla con un piccolo ritardo dall’aeroporto di Parigi e dopo un piacevole lungo volo, una breve notte, la possibilità di scegliere a bordo una cena francese o cinese, la possibilità di recarsi ai vari punti “ristoro self-service” a bordo dell’aereo, l’emozione che aumenta, giungiamo, in perfetto orario, alle ore 06.40 locali del 21 luglio all’aeroporto di Shanghai Pudong (in Italia sono le 00.40 dello stesso giorno).
 
Martedì 21 luglio
Si rimane, però, a bordo dell’aereo per un controllo sanitario che sembra avverrà a breve; il motivo è verificare che non ci sia tra i passeggeri qualcuno malato con l’influenza contagiosa. Non accade nulla e dopo qualche minuto abbiamo l’ok per l’uscita dall’aereo; a bordo del velivolo abbiamo compilato la carta per soggiornare in Cina e un modulo in cui dichiariamo di non avere sintomi relativi all’influenza. Se per caso quando si arriva in Cina si ha l’influenza o si avvertono i sintomi si viene immediatamente posti in quarantena. Il rischio è grave per tutti poiché basta essere stati seduti parecchie ore vicino ad una persona che presenta i rischi dell’influenza ed ecco che scattano gli accertamenti sanitari anche verso chi incolpevolmente ha viaggiato vicino ad un “influenzato”. Si esce comunque dall’aereo ed ecco alcuni “ispettori sanitari” con tanto di mascherine e guanti che guardano bene in faccia tutti i passeggeri al fine di scoprire se sono malati o meno (cosa non certo semplice poiché dopo un volo di numerose ore qualcuno potrebbe essere semplicemente stravolto dalla stanchezza). La diagnosi “via sguardo” procede comunque veloce e sembra che sul nostro volo siamo tutti sani, quindi tutti “abili ed arruolati” per la Cina. Vi è ancora un controllo sulle nostre dichiarazioni scritte in merito al nostro stato di salute, poi il controllo passaporti, il ritiro bagagli ed incontriamo la nostra guida cinese, Fei, che parla molto bene l’italiano e che ci chiede di chiamarlo Federico. Cambiamo la valuta e siamo pronti per l’avventura cinese. Usciamo dall’aeroporto e nel brevissimo tratto che dobbiamo percorrere a piedi per raggiungere il nostro pullman Gran Turismo subiamo uno shock termico; a Shanghai fa un caldo umido pazzesco; ci salva l’aria condizionata sul comodo bus. Iniziamo così, nella prima mattinata, la visita guidata di Shanghai che dura fino all’ora di pranzo. Shanghai è ricca di grattacieli, ma vi sono anche zone di degrado; la metropoli cinese è anche un enorme cantiere in vista dell’Expo che avrà luogo a Shanghai l’anno prossimo; osserviamo il velocissimo treno a levitazione magnetica, le impalcature delle case di bambù e visitiamo alcuni luoghi importanti e sacri della metropoli cinese, tra cui il tempio di Buddha, ove sono conservate due preziose statue di giada di Buddha, uno seduto ed uno sdraiato. Pranziamo in un ristorante tipico cinese di Shanghai e dopo pranzo si risale a bordo del pullman perché dobbiamo raggiungere la città di Anji, distante più o meno tre ore da Shanghai, dove si trova il nostro sito osservativo per l’eclisse. Federico ci informa che Anji è una piccola città; aggiunge poi che ha circa quattrocento-cinquecentomila abitanti e che per questo motivo è da loro considerata piccola. Sulla strada per Anji ci fermiamo a visitare l’Osservatorio Astronomico di Shanghai e si inizia a respirare l’aria dell’evento-eclisse; reperiamo una brochure illustrativa sull’evento-eclisse a Shanghai e leggiamo che nella metropoli il primo contatto avverrà alle 08.23 del giorno dopo, il massimo della totalità si avrà alle ore 09.39 successive e l’ultimo contatto alle ore 11.01.  Nel pomeriggio raggiungiamo il nostro elegante albergo ad Anji, il Bahui Hotel; nella “hall” ci avvisano che, però, prima di assegnarci le camere, dobbiamo essere tutti sottoposti ad un controllo medico di misurazione della temperatura corporea; una gentile e carina addetta alla “reception” punta alla fronte di ognuno di noi una strana “pistola” e rileva la temperatura che viene annotata su un registro e controfirmata dal “controllato”; anche in questo caso siamo tutti sani, “abili ed arruolati”; effettuata l’assegnazione delle camere tutti noi ci precipitiamo nelle stesse perché è necessaria una super doccia rigenerante e un po’ di riposo; in effetti siamo stravolti. Un po’ più tardi nella sala ristorante dell’albergo gustiamo un’ottima cena “cinese”. Dopo cena effettuiamo il tradizionale briefing pre-eclisse in cui il dott. Cesare Guaita fornisce le fondamentali informazioni per osservare al meglio, ma soprattutto in sicurezza, l’eclisse di Sole; il briefing è rivolto in particolar modo a chi per la prima volta si appresta ad osservare questo straordinario fenomeno celeste; sia prima che dopo il briefing sono state controllate anche le previsioni del tempo; nonostante il caldo umido anche ad Anji, le notizie sul tempo ci gelano: le probabilità di avere il cielo libero o coperto per il giorno successivo sono del 50%; le stesse probabilità di quando si lancia in aria una moneta: vi è il 50% che esca testa ed il 50% che esca croce; la tensione, oltre alla stanchezza, inizia a farsi sentire; “accidenti” pensa ad alta voce qualcuno dei nostri compagni “stai a vedere che dopo un viaggio simile perdiamo l’eclisse”; nel nostro “pacchetto” abbiamo anche la possibilità di spostarci con il bus per un raggio di 100 km nel caso in cui ad Anji l’indomani il cielo dovesse essere completamente coperto; è una possibilità in più, ma la preoccupazione di perdere l’eclisse man mano che trascorrono le ore aumenta; siamo abbastanza stanchi; c’è chi rimane nella “hall” dell’albergo (ove vi sono altri italiani venuti a vedere l’eclisse), chi va subito a riposare, chi esce per un breve giro e chi va sino al 18° piano dell’albergo ove vi è una terrazza da cui si può ammirare il panorama notturno di Anji illuminata.
 
Mercoledì 22 luglio
Sveglia alle ore 5.30; partenza alle 06.00; colazione al sacco; siamo abbastanza preoccupati perché il cielo è coperto. Con il pullman, comunque, ci avviamo verso il sito destinato all’osservazione dell’eclisse; osserviamo che ad Anji, a quell’ora di prima mattina, tanta gente è già al lavoro; mentre percorriamo il tragitto verso il sito ammiriamo fantastiche foreste di bambù ed osserviamo anche alcune persone che a piedi o con altri bus si stanno dirigendo verso il nostro stesso sito: “il popolo dell’eclisse” è in movimento; arriviamo a destinazione; c’è un sacco di gente; nel sito scelto per l’osservazione si può accedere solo con un biglietto che la nostra guida immediatamente si procura e distribuisce a tutti noi; in pochi minuti siamo all’interno del sito e troviamo altre centinaia, migliaia di persone; non vi è, però, confusione; dopo pochissimi altri minuti raggiungiamo a piedi il settore destinato a noi: al Gruppo Astronomico Tradatese! Siamo, in pratica, sul bordo di una diga, ed al di là del lago artificiale vi è l’osservatorio astronomico; prontamente gli astrofili del nostro gruppo allestiscono  tutti gli strumenti: macchine fotografiche, binocoli, telescopi; è ancora nuvoloso ma forse … il cielo si apre; con l’aumentare della speranza si abbassa il livello della preoccupazione. Alle ore 08.21 circa, si sentono alcune urla; niente di preoccupante: gli astrofili di tutto il mondo lì presenti, nelle proprie lingue, hanno rilevato il “primo contatto”, ossia la Luna ha intaccato la superficie del Sole; da quel momento in poi abbiamo un’eclisse di Sole parziale che però è destinata a diventare totale. Subito dopo ci rendiamo conto che aver visto il “primo contatto” significa che il Sole è visibile ed il cielo si sta “aprendo”;  iniziano, così, le osservazioni e le riprese fotografiche; in alcuni momenti si può addirittura osservare ad occhio nudo la parzialità poiché le nuvole ancora presenti fungono da filtro solare. La tensione-preoccupazione comunque non cala perché quelle nuvole come potrebbero sparire, così potrebbero rimanere se non addirittura aumentare. Improvvisamente  sentiamo urlare e cantare vicino al nostro settore: un nutrito gruppo di astronomi ed astrofili spagnoli dà inizio ad una divertentissima “danza del sole”; in tanti, compresi alcuni del nostro gruppo ed i giornalisti cinesi, accorrono da tutte le parti per assistere, ma anche partecipare, a questo spettacolo nello spettacolo; non vi è dubbio: “il popolo dell’eclisse”, comunque vada, è in festa. Il tempo passa inesorabilmente, la parzialità aumenta, la luce del Sole inizia lentamente a calare;  trascorrono altri minuti, le nuvole sembrano diminuire, la luce cala ancora, la speranza aumenta sempre più; trascorrono ancora altri minuti, la luce diminuisce, si va verso l’anello di diamante (l’attimo prima della totalità) e poi, alle 9h33’ le urla e gli applausi del “popolo dell’eclisse” annunciano la totalità, una totalità che – dove siamo noi - dura più di cinque minuti e mezzo; il cielo diventa scuro, il disco del “Sole nero” è uno spettacolo unico e fantastico; la corona solare è minima, Venere si vede bene, l’osservatorio al di là della diga è illuminato, e l’emozione prende tutti; c’è chi è incredulo, chi si commuove, chi sprizza gioia, chi è rimasto incantato, chi urla, insomma ce n’è per tutti. Un altro spettacolare anello di diamante annuncia che la “totalità” è finita e in un istante la luce del Sole illumina nuovamente a giorno il cielo e la terra; ancora un applauso da parte del popolo dell’eclisse e da quel momento il Sole è nuovamente in parzialità fino a quasi le 11.00 quando l’ultimo contatto annuncia che l’eclisse è terminata. Il “popolo dell’eclisse” è entusiasta, tutti sono sorridenti e felici, e tutti si sentono amici. Alla nostra sinistra vi era un settore con una telecamera “telescopica” grazie alla quale è stato ripreso il fenomeno celeste ma anche l’evento vissuto dal “popolo dell’eclisse”. L’organizzazione cinese tra l’altro è stata perfetta: sicurezza, ordine, pulizia, operatori che provvedevano a tenere pulitissima la strada ed i settori ove i vari gruppi erano sistemati; servizi igienici ripuliti e ridisinfettati in continuazione; inoltre durante tutto il tempo del “fenomeno” erano in vendita bibite fresche e bottiglie di acqua minerale fresca ad un prezzo stracciato: l’equivalente di mezzo euro; inoltre presso un banco, subito dopo l’entrata nel  sito, era in vendita, alla stratosferica cifra equivalente sempre a mezzo euro, una tesserina con la foto del sito, la data dell’evento ed il filtro solare per osservare il Sole durante la parzialità! Alla fine del fenomeno abbiamo risistemato gli strumenti, siamo tornati sul pullman e nel tragitto dal sito dell’eclisse all’albergo, su invito del dott. Guaita, i nostri compagni di viaggio che per la prima volta hanno osservato un’eclisse totale di Sole, hanno rilasciato al microfono alcune dichiarazioni sull’evento vissuto e sulle emozioni provate; tutti hanno ammesso che un’eclisse totale di Sole non si può descrivere; si può solo osservarla e viverla di persona. Raggiunto l’albergo, abbiamo gustato l’ottimo pranzo cinese e subito dopo siamo risaliti sul bus con destinazione Shanghai; durante il tragitto Anji-Shanghai al microfono è il turno di chi ha già visto altre eclissi; al termine dei commenti, “Federico” illustra quello che vedremo a Shanghai una volta giunti nella metropoli. Nel frattempo iniziano a girare le voci che altri nostri amici dislocati in altri posti della Cina non hanno purtroppo osservato l’eclissi a causa del maltempo; quando giungiamo a Shanghai, in albergo, il New Century Hotel Shanghai, apprendiamo che anche nella metropoli cinese l’eclisse non è stata visibile a causa delle cattive condizioni meteorologiche. Dopo l’assegnazione delle camere e una fresca doccia abbiamo un “by night” in bus ed a piedi per Shanghai con “Federico”: Shanghai con i suoi grattacieli illuminati è “roba da fantascienza”; le sorprese non sono ancora finite perché il nostro giro serale comprende anche la salita – tramite un missileturboascensore -  all’ottantottesimo piano (Observatory 88) di un fantastico grattacielo, il Jin Mao Tower, dal quale si ha una visione notturna di Shanghai che neanche si può immaginare, con vicino la gigantesca torre della televisione e di fronte il grattacielo soprannominato “cavatappi”; tornati “sulla terra”, andiamo ancora in giro per Shanghai e poi rientramo in albergo per un’altra ottima cena cinese. Dopo cena andiamo tutti subito a riposare: siamo stravolti, ma abbiamo vissuto una giornata indimenticabile!
 
Giovedì 23 luglio
La giornata inizia con la prima colazione nella sala ristorante dell’albergo; subito dopo si esce a visitare la Città Vecchia di Shanghai e “il giardino del mandarino Yu”; poi tempo libero per lo shopping, la visita alla Casa della Seta, un buon pranzo cinese in ristorante tipico e nel pomeriggio la visita al Museo della Scienza e della Tecnica di Shanghai: un museo gigantesco, diviso in vari settori, destinato soprattutto ai ragazzi e ai giovani cinesi, i quali con le loro famiglie visitano questo spettacolare complesso tecnologico e scientifico il cui fine primario è soprattutto educativo/didattico; vi è la possibilità di acquistare alcuni gadget spaziali cinesi e noi non ci lasciamo sfuggire questa opportunità. In serata andiamo al “The Shanghai Centre Theatre” ove assistiamo ad uno spettacolo di acrobati cinesi; il teatro è pieno di spettatori cinesi, ma anche di turisti provenienti da tutto il mondo; siamo in una posizione privilegiata all’interno del teatro e ci godiamo lo spettacolo che dura circa un’ora e mezza; lo spettacolo dal primo all’ultimo minuto è a dir poco fantastico e lascia tutti noi sbalorditi a tal punto che una buona parte del nostro gruppo conviene che lo spettacolo già da solo meritava il viaggio! Questo per dare l’idea di ciò che abbiamo visto. La serata non è ancora conclusa poiché ci aspetta una ottima cena cinese in un ristorante tradizionale nel cuore della Citta Vecchia. Dopo cena si rientra in albergo, attraversando le vie illuminate della città, e poi tutti a dormire; ad alcuni, però, viene voglia di un caffè; si va al bar dell’albergo e qui accade l’impensabile: il nostro Roberto Crippa dà prima una lezione teorica e poi una pratica ai baristi dell’albergo su come si prepara un caffè espresso; il risultato non è male.
 
Venerdì 24 luglio
La giornata inizia con la prima colazione nella sala ristorante dell’albergo; subito dopo ci rechiamo in pullman verso l’aeroporto di Shanghai poiché abbiamo il volo interno per Pechino (Volo MU 5129 con la China Eastern); volo tranquillo e dopo circa due ore raggiungiamo Pechino. Al ritiro bagagli però due dei nostri compagni di viaggio non hanno trovato il loro bagaglio; si provvede a sporgere subito la relativa denuncia e gli addetti dell’Aeroporto ci assicurano che per un disguido i bagagli sono rimasti a Shanghai e solo per un pelo non sono andati a finire ad Hong Kong; promettono che faranno di tutto per far sì che i bagagli giungano entro sera in albergo; subito dopo con la nostra guida cinese, Jing, il quale parla bene la nostra lingua e ci chiede di chiamarlo “Gino”, saliamo su un pullman Gran Turismo e dall’aeroporto ci inoltriamo verso la capitale Pechino; raggiungiamo un  ristorante tipico cinese dove, oltre a gustare l’eccellente pranzo cinese, assistiamo anche ad un piccolo spettacolo tradizionale. Subito dopo pranzo inizia la visita guidata di Pechino; il primo luogo che visitiamo è il celebre e storico “Antico Osservatorio Astronomico di Pechino”, costruito nel 1442, ricco di antichi strumenti astronomici in bronzo; poi visitiamo il Tempio del Cielo e il Tempio della Preghiera per il Buon Raccolto. Più tardi si va in albergo, il Grand View Garden Hotel, ed anche qui dobbiamo effettuare il controllo della temperatura corporea; il misuratore elettronico, però, probabilmente è calibrato male, poiché quello che del nostro gruppo ha la temperatura più alta raggiunge i 34°C e 7decimi; nonostante queste “basse” temperature, siamo sempre ritenuti “abili ed arruolati”; vengono assegnate le camere e poco dopo è il momento della gustosa cena cinese presso il ristorante dell’albergo; terminata la cena, vista anche la stanchezza, preferiamo rimanere in albergo; alcuni dei nostri visitano un negozio pieno di “cineserie” ed altri si recano al bar per una birra; mentre siamo al bar arrivano in albergo i bagagli che non erano arrivati in aeroporto; la giornata si è conclusa bene.
 
Sabato 25 luglio
La giornata inizia con la prima colazione presso la sala ristorante dell’albergo; subito dopo si parte, in pullman, per l’escursione alla Grande Muraglia Cinese; prima di raggiungere il monumento simbolo della Cina, effettuiamo una sosta – che da breve diventa lunga - dove si realizzano e vendono splendidi oggetti e gioielli di giada. “Gino” a fatica riesce a riportare il gruppo sul pullman e si riparte per la Grande Muraglia; una volta giunti a destinazione osserviamo che la Grande Muraglia è affollata, piena di turisti, soprattutto cinesi; essere lì è un’altra grande emozione. All’ora di pranzo ci rechiamo in un altro ristorante tipico cinese. Nel pomeriggio visitiamo il complesso delle Tombe della dinastia Ming; più tardi rientriamo in albergo per la buona cena cinese presso il ristorante dell’albergo; dopo cena usciamo con “Gino” per un “by night” in pullman ed a piedi per Pechino che si mostra per quella che è: una città bellissima, moderna e monumentale, ospitale e sicura;  il Grande Teatro Nazionale illuminato è uno spettacolo; “Gino” poi ci accompagna anche in una zona particolare di Pechino ricca di bancarelle dove si possono gustare serpenti, insetti, scarafaggi, scorpioni, cavallette ed altre “delizie”; visitiamo altre zone della capitale, dove riusciamo a procurarci il famoso libretto rosso di Mao, e più tardi rientriamo in albergo; siamo stanchi ed andiamo tutti a dormire.
 
Domenica 26 luglio
Due compagne di viaggio festeggiano l’onomastico (S.Anna); la giornata inizia con la prima colazione presso la sala ristorante dell’albergo; subito dopo riprende la visita guidata di Pechino con  la visita al Tempio del Lama dove nel Padiglione delle Diecimila Felicità è collocata la monumentale statua di Maitreya, nella sua forma tibetana, alta 18 metri e ricavata da un tronco unico di legno di sandalo bianco alto 26 metri; per questo motivo la statua è inclusa nel “Guinness dei Primati”; più tardi effettuiamo una breve e veloce visita allo spettacolare ed affollato Planetario di Pechino dove una volta entrati ci si imbatte subito in un bellissimo “pendolo di Foucault”; riusciamo a visitare anche una mostra dedicata allo spazio ed infine nel “bookshop” del Planetario acquistamo libri e ricordini vari; anche in questo caso ci rendiamo conto che il Planetario è una struttura scientifica ad alto livello destinata alla gioventù cinese per finalità educative e didattiche; successivamente ci rechiamo al Palazzo d’Estate, uno dei quattro giardini classici più famosi della Cina; percorriamo parte del “lungo Corridoio”; infine giungiamo presso il lago Kunming; attraversiamo il lago a bordo di una barca e poco dopo ci rechiamo in un ristorante tipico cinese per un ottimo pranzo cinese. Dopo pranzo continua la visita di Pechino e gustiamo la visione dello spettacolare Stadio Nazionale di Pechino, detto “Il Nido di Uccello”, che si trova all’interno del Parco Olimpico di Pechino; poco dopo giunge un altro momento emozionante: visitiamo la Città Proibita, ricca di edifici, palazzi, padiglioni, monumenti e storia; l’emozione è forte e chi ha visto il film “L’ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci, non può non ricordare l’incredibile storia di Pu Yi, ambientata in parte proprio nella Città Proibita e narrata nella pellicola che vinse ben 9 Oscar. Usciti dalla “Città proibita” attraversiamo piazza Tian An Men, ove sorge il gigantesco complesso museale che ospita il Museo della Storia cinese e il Museo della Rivoluzione cinese; al centro della piazza si erge il Monumento agli Eroi Popolari; sempre dalla piazza si possono osservare il Palazzo dell’Assemblea Nazionale del Popolo e il Mausoleo del Presidente Mao Zedong. Il nostro pullman ci aspetta nei pressi della piazza Tian An Men; qui, però, due nostri compagni di viaggio presi dall’immensità della piazza perdono il gruppo e ad un certo punto si rendono conto che coloro che sono davanti, dietro, ai lati sono solo cinesi: è il panico. Nel frattempo tutto il resto del gruppo è sul bus. La nostra Laura, però, si accorge subito che i due mancano, li rintraccia telefonicamente e, poco dopo, li recupera; i due sono un po’ terrorizzati, ma tutto è bene quel che finisce bene. Dopo una breve sosta in albergo ci rechiamo al Liyuan Theatre per assistere all’Opera di Pechino che risulta piacevole e di fatto è una sintesi di recitazione, canti, acrobazie, musica, danza, costumi e spettacolari scene di combattimento. Al termine dello spettacolo ci rechiamo in un ristorante tipico cinese dove la specialità locale è l’anatra laccata; ultimata la cena si rientra in albergo e tutti andiamo a dormire.
 
Lunedì 27 luglio
La giornata inizia con la prima colazione presso la sala ristorante dell’albergo; subito dopo ci rechiamo in aeroporto per il rientro; effettuiamo regolarmente il check-in, ma al momento dell’imbarco un nostro compagno si rende conto di aver smarrito la carta d’imbarco; la nostra Laura interviene ed immediatamente, senza alcun problema, viene duplicata la carta d’imbarco. Il nostro aereo, volo Air France AF 0125, da Pechino a Parigi, decolla    intorno alle 12.50; tra un sonnellino, un caffè, il pranzo, un pisolino, quattro chiacchiere e la cena, arriviamo a Parigi alle ore 17.30 circa; qui tre nostri compagni di viaggio, Gennaro, Lucia e Pina proseguono per Roma mentre tutti gli altri hanno il volo per Milano Malpensa. A Parigi, però, un’altra nostra compagna di viaggio ha smarrito la carta di imbarco per Malpensa con tutto il borsellino ed il passaporto. Panico … ma non troppo … ritornando sull’aereo viene ritrovato il tutto. Mentre effettuiamo quello che dovrebbe essere l’ultimo check-in, uno dei nostri compagni di viaggio viene fermato dalla sicurezza aeroportuale parigina poiché è in possesso di qualcosa che assolutamente deve lasciare, altrimenti non passa; si tratta dell’ultima scatoletta di carne in scatola che gli era avanzata e che il nostro compagno aveva portato dall’Italia come scorta di cibo per precauzione. Abbandonata la scatoletta di carne possiamo finalmente partire con il volo AF 2214 Parigi Charles de Gaulle - Milano Malpensa. Si decolla alle 18.30 circa ed il pilota effettua delle stupende virate sopra Parigi: riconosciamo l’Arco di Trionfo, la Torre Eiffel, la Senna ed intere zone della capitale francese; più o meno alle 20.00 tocchiamo terra all’aeroporto di Malpensa; ritiriamo i bagagli  e, poco dopo, il pullman ci riporta a Tradate e Varese. Il viaggio è finito ... la spedizione conclusa. E’ sembrato un sogno invece è stato tutto reale … è stato soprattutto un viaggio indimenticabile con compagni di viaggio indimenticabili.
 
 
Dichiarazioni e commenti raccolti durante il viaggio
da Giuseppe Palumbo
 
Giuseppe Antonello: è la mia terza eclisse … la prima vista insieme ad un gruppo … devo dire che l’esperienza di gruppo è stata positiva e molto bella … durante l’eclisse sembrava di essere allo stadio dove ognuno ha il proprio posto … organizzazione perfetta.
 
Dino Bertolini: le mie esperienze con le eclissi spesso partono come un dramma e solo per fortuna  si concludono bene e non tragicamente; anche in questo caso si stava sfiorando il dramma a causa di una “memory card” … scherzi a parte devo dire che è andata bene sia per quanto riguarda l’eclissi che per quanto riguarda il viaggio … con il Gruppo Astronomico Tradatese le spedizioni sono una garanzia di qualità.
 
Giuseppina Sogliani Bertolini: quando viaggio con il Gruppo Astronomico Tradatese mi sento bene ed al sicuro come se fossi a casa perché viaggio con persone amiche … l’organizzazione è stata perfetta.
 
Giuseppe Bonacina: ogni eclisse ha una sua caratteristica, una sua “firma” ed anche questa eclisse ha seguito questa regola fondamentale … una regola che per la sua stessa natura quasi ti costringe ad andare ad osservarle tutte … devo dire che questa volta abbiamo realmente rischiato di non vedere l’eclisse a causa delle cattive condizioni meteorologiche … ma è andata bene … l’organizzazione dei cinesi è stata perfetta … con questi compagni di viaggio si può andare ovunque.
  
Pina Ceccarini: devo dire che l’eclisse di Sole è stata un’esperienza troppo coinvolgente … per questo motivo ho deciso che mi impegnerò in una ricerca su come l’uomo ha vissuto le eclissi da quando le ha registrate … per quanto riguarda il viaggio non posso che dire bene … un gruppo eccezionale di persone … in poco tempo siamo diventati Amici … di quelli con la A maiuscola.
 
Rosa Corrado: esperienza molto bella … viaggio interessante e soprattutto un bellissimo gruppo con cui condividere emozioni molto forti.
 
Maria Modena Crippa: questa volta mi sono goduta l’eclisse senza l’impegno della “sequenza” … fantastica con il binocolo… e poi molto bello il viaggio e come al solito la compagnia è stata eccezionale … mi prenoto per la prossima eclisse.
 
Roberto Crippa: in questa circostanza ho finalmente potuto osservare un’eclisse – tra l’altro molto lunga – ad occhio nudo e senza l’impegno di dover pensare a scattare foto al telescopio … siamo stati fortunati … viaggio molto bello … rapporto qualità-prezzo eccezionale.
 
Diego De Gasperin: eravamo quasi sul punto di perdere l’eclisse ed invece forse siamo stati tra i pochi fortunati ad ammirarla … viaggio stupendo … e compagnia straordinaria … una compagnia di amici che si vogliono bene.
 
Gianni Galli: poteva andare meglio … però pensando al fatto che poteva andare certamente peggio … alla fine ci teniamo stretti ciò che abbiamo visto … viaggio veramente bello … con compagni di viaggio che ritengo ormai amici.
 
Anna Gamberoni (13 anni, la mascotte del gruppo): l’eclisse mi è piaciuta tanto … ma anche il viaggio è stato molto bello … in compagnia di persone simpatiche.
 
Sabrina Ginelli: un viaggio ricco di emozioni … indimenticabile … insieme ad un gruppo di persone con le quali nel giro di pochissimo tempo mi sono sentita a mio agio … aver fatto parte di una spedizione scientifica mi rende orgogliosa e soddisfatta.
 
Francesca Giordano: quello che ho provato durante l’osservazione di questa eclisse è indescrivibile … eravamo quasi convinti di perdere l’eclisse ed invece abbiamo assistito ad uno spettacolo affascinante … viaggio molto bello … compagni di viaggio divertenti … e non vedo l’ora di andare ad osservare un’altra eclisse.
 
Fulvia Giudici: esperienza ricca di emozioni … eclisse straordinaria … uno spettacolo unico … compagnia piacevole … viaggio molto bello.
 
Anna Guaita: eclisse stupenda … pensavamo di vedere poco a causa del cattivo tempo … invece è andata bene … compagnia molto divertente … viaggio ben organizzato.
 
Cesare Guaita: devo dire che questa volta abbiamo proprio rischiato di non vedere l’eclisse … siamo stati fortunati … ma la fortuna aiuta gli audaci … il viaggio è andato non bene ma benissimo, in considerazione anche del fatto che eravamo distanti quasi diecimila chilometri da casa … oltre all’eclisse abbiamo visto anche l’Osservatorio Astronomico di Shanghai, il Museo della Scienza e della Tecnica di Shanghai, l’Antico Osservatorio Astronomico di Pechino e il Planetario di Pechino … meglio di così non si poteva.
 
Mariolina Rusconi Guaita: bello … veramente bello il viaggio … abbiamo visto tante cose belle … e poi alberghi bellissimi ed organizzazione perfetta … Laura è veramente brava.
 
Carlo Lanzani: da perfezionista quale sono nel campo della fotografia devo dire che l’eclisse non è stata il massimo a causa delle nuvole e della foschia … posso però aggiungere che la durata di questa eclissi ha compensato i problemi … se poi aggiungiamo che alla fine siamo stati tra i pochi ad osservarla … è andata bene … come è andato bene tutto il viaggio con compagni di viaggio fantastici.
 
Luciano Luppi: rispetto alle previsioni catastrofiche per il tempo credo di aver visto anche troppo … ho visto l’eclisse … ho visto Venere … ho visto tante altre bellissime cose durante il viaggio … sono proprio soddisfatto … l’organizzazione del viaggio è stata perfetta … e mi sono trovato proprio bene con tutti … con gli amici di Tradate si viaggia bene.
 
Marco Moggi: grande emozione per l’eclisse … spettacolo eccezionale … è stato proprio un bellissimo viaggio … devo anche sottolineare che la parte g-astronomica del viaggio non è stata niente male … anzi …
 
Stefania Morelli: l’eclisse è stata bellissima … ho provato un’emozione forte … e pensare che abbiamo rischiato di non vederla … il viaggio è stato molto bello … abbiamo visto tantissimo … compagni di viaggio unici.
    
Michele Palumbo: è stata la mia prima eclissi totale di Sole … è proprio vero che non si può raccontare ciò che si vede e si prova quando dalla parzialità si giunge alla totalità … mi ha colpito molto il “sole nero” ma soprattutto “la luce innaturale” durante il buio della totalità … bello vedere anche tutti gli astrofili al lavoro che si aiutavano e si scambiavano consigli … un viaggio di questo tipo, dove pur essendo più di trenta eravamo tutti amici, lo consiglio a chiunque … fantastica Shanghai … e straordinario lo spettacolo degli acrobati a Shanghai.
 
Vincenzo Palumbo: con il Gruppo Astronomico Tradatese avevo già partecipato alla spedizione in Spagna per l’osservazione dell’eclisse anulare di Sole del 3 ottobre 2005 e mi ero trovato benissimo … non potevo mancare a questa straordinaria spedizione in Cina … l’eclisse è stata bella … il viaggio è stato eccezionale … ed anche questa volta mi sono trovato benissimo con compagni di viaggio veramente unici.
 
Lucia Paolino: ho rinunciato ad un viaggio in California quando ho saputo che si poteva partecipare a questa spedizione scientifica … l’esperienza dell’eclisse è stata emozionante … il viaggio è andato benissimo e devo dire che non è facile trovare un gruppo di compagni di viaggio così affiatato, cordiale e disponibile … spero di ritrovare il gruppo in una prossima esperienza.
 
Fabio Peri: come astrofisico in missione dal Planetario di Milano posso dire che l’eclisse l’ho vissuta sotto diversi aspetti; sotto l’aspetto scientifico per il fenomeno in sé … sotto l’aspetto umano per l’emozione provata nell’assistere a questo fenomeno straordinario insieme ad un gruppo di amici … sotto l’aspetto organizzativo non posso che elogiare coloro che hanno creato questo “pacchetto” scientifico e turistico … aggiungo che mi ha soddisfatto anche la parte g-astronomica del viaggio.
 
Ilaria Pezone: caro Giuseppe vorrei evitare di rilasciare dichiarazioni perchè sei pericoloso … lo so che annoti e memorizzi tutto ciò che diciamo … scherzi a parte … sono contenta di avere partecipato a questo viaggio con il Gruppo Astronomico Tradatese … è stata un’esperienza straordinaria e ricca di emozioni a partire dall’eclisse totale di Sole … per finire a uno steward  molto carino dell’Air France sulla tratta Pechino-Parigi.
 
Gennaro Rossi: siete tutti matti … tutte queste emozioni in pochi giorni possono risultare pericolose per la salute ... ci vuole un po’ più di moderazione ... scherzi a parte, è stato tutto molto bello … l’eclisse … la Cina … ma soprattutto tutti i compagni di viaggio con i quali mi sono trovato subito a mio agio.
 
Danilo Roncato: ogni eclisse ha una bellezza particolare e produce un’emozione particolare … per me questa eclisse è stata eccezionale … il viaggio poi nell’insieme è stato a dir poco fantastico con compagni di viaggio con cui mi sono trovato subito bene.
 
Elena Scalzotto: finalmente sono riuscita a vedere un’eclisse totale di Sole … nell’agosto del 1999 a causa del maltempo ho perso l’eclisse e questa volta l’idea che potesse ripetersi la stessa storia mi preoccupava non poco … invece tutto è andato bene … l’organizzazione del viaggio è stata perfetta … ed i compagni di viaggio perfetti.
 
Alberto Sommi: questa eclisse mi ha emozionato soprattutto per l’aspetto scenografico … il nostro sito era sul bordo di una diga … con un osservatorio astronomico di fronte … e poi quella luce metallica durante la totalità … è stata un’esperienza molto bella … come bello è stato tutto il resto del viaggio … organizzazione eccellente e compagni di viaggio fantastici.
 
Federico (la nostra guida di Shanghai): per la prima volta ho visto un’eclisse totale di Sole … è stato emozionante … ma sono soprattutto contento per averla osservata insieme a un gruppo di esperti come voi … un grazie sincero a tutti voi.
 
Gino (la nostra guida di Pechino): generalmente quello che voi avete visto in due giorni e mezzo gli altri lo vedono in una settimana … avete organizzato un pacchetto veramente eccellente … ottimo lavoro … siete stati un bellissimo gruppo e mi è piaciuto lavorare con voi.
 
Laura (la nostra accompagnatrice … ma anche la mia dolce consorte): due bagagli non sono giunti a Pechino da Shanghai … due persone del gruppo si sono perse a Pechino all’uscita della Città Proibita … una carta di imbarco è stata smarrita a Pechino e un’altra a Parigi … che dire … un viaggio perfetto … scherzi a parte, è stato un viaggio indimenticabile per quello che abbiamo visto e per l’amicizia, la cordialità e la disponibilità tra tutti i compagni di viaggio.


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