L'ECLISSE DALLA PATAGONIA

di Simone Bolzoni e Chiara Riedo


L'IMPOSSIBILE E' POSSIBILE!
Le statistiche meteo davano meno dell'1% di possibilità di osservare l'eclisse totale dalla Patagonia, col Sole alto 1° sull'orizzonte. I due neo-sposini Simone e Chiara hanno tentato e hanno ottenuto un pieno successo!

E' stato un 11 di luglio magico, al cospetto delle montagne andine: non una nuvola dal mattino alla sera, ed il cielo particolarmente limpido. Un invasione di aria polare antartica aveva letteralmente spazzato via le perturbazioni dal sud dell'Argentina, portando però le temperature abbondantemente sotto lo zero.

Al mattino il nostro piano di viaggio prevedeva un'escursione in 4x4 al Cerro Frias, ma veniamo alla cronaca delle ore cruciali dell'eclisse... Il giorno prima avevamo preso accordi (o almeno così credevamo) con un'agenzia di noleggio auto: la macchina ci sarebbe servita per raggiungere un sito adatto all'osservazione dell'eclisse, scelto già da tempo a casa in Cuesta de Migues, a 800 metri di quota, in pratica il punto più alto dove la strada (la famosa Ruta 40 argentina) si inerpica prima di raggiungere gli altopiani a sud di El Calafate. L'eclisse doveva essere osservata in un luogo dove vi fosse un'ottima visuale verso ovest-nord-ovest, poiché il Sole sarebbe tramontato già pochi minuti dopo la totalità.

Sono le 13.30 e ci presentiamo in agenzia. L'unica persona presente sta chiudendo l'ufficio, il quale non riaprirà prima delle 16 (è domenica). Per la verità questo tipo non sembra abbia alcuna voglia di starci a sentire, e al contrario del giorno prima ci dice che non ha nemmeno disponibilità di auto! Lo abbandoniamo presto: è chiaro che da lui non riusciremo ad ottenere nulla.

Le altre agenzie di noleggio sono tutte chiuse, neanche la reception del nostro albergo riesce a darci una mano. Come possiamo fare?.. Si vagliano tutte le ipotesi, anche quelle che ci sembrano assurde (taxi, autostop, ecc.), ma prima tenteremo di chiamare l'agenzia che segue le nostre escursioni nella zona di El Calafate, come il giro al Cerro Frias del mattino. Siamo fortunati: concordiamo che un autista ci accompagni a Cuesta de Migues e resti con noi fino alla fine dell'eclisse, alla modica cifra di 300 pesos argentini (all'incirca 65 euro). Per una circostanza del genere avremmo speso volentieri anche molto di più...

Il tempo di preparare gli strumenti, il Konus Vista 80/400, il binocolo Nikon 7x50 e le due Canon 500D e 350D coi loro obiettivi, e l'autista arriva. Si chiama Mario e non intende una parola né di italiano, né di inglese; sembra persino difficile parlarci in spagnolo, che peraltro noi conosciamo poco. Ci accompagna sul sito e resta per quasi tutto il tempo in auto, ascoltando alla radio la finale dei mondiali ed uscendo ogni tanto con gli occhialini per vedere anche lui un po' l'eclisse.

Noi invece ci appostiamo coi nostri strumenti accanto al guard-rail, in una zona dove la neve è stata parzialmente rimossa. A Cuesta de Migues vi sono decine di persone, infagottate per il freddo ma festanti, ed il tempo continua ad essere splendido, con solo lievi veli a sud-est e lontane nubi in arrivo da sud-ovest, oltre le Ande. Sono le 16, abbiamo tempo e modo di preparare al meglio gli strumenti già per l'inizio dell'eclisse parziale (16.45). Con l'approfondirsi dell'evento la luce del giorno muta di moltissimo, la neve intorno a noi diventa via via più gialla e sembra quasi che il tramonto stia per avvenire, con molto anticipo. Uno splendido condor sorvola tutto il campo, come curioso per l'assembramento della gente in questo luogo così inospitale.

La totalità dura poco meno di 3 minuti, intorno alle 17.50, col Sole alto un grado. Al II contatto si produce una fila di grani di Baily che si spengono in esatta successione, partendo dal più settentrionale. Subito dopo 4 protuberanze, ma non molto grandi, e la cromosfera che quasi immediatamente sparisce dietro alla Luna. Il seeing a quelle altezze è veramente terribile, ma non potevamo proprio chiedere di più alla sorte. Si accende la corona, magnifica nonostante la bassa altezza (foto sopra), e con importanti sbuffi, in particolare verso sud-est.

Sorprendente è stato lo spettacolo dell'arrivo dell'ombra, quasi di soppiatto alla sinistra del Sole, ma ci ha avvolto davvero in pochissimi secondi. Durante la totalità l'ombra aveva la forma di un cuneo molto tozzo, con la punta sotto l'orizzonte, che via via si è spostato da sinistra verso destra. Noi abbiamo notato la cosa solo verso metà totalità, quando il cuneo era perfettamente centrato sul Sole, ma il suo spostamento è ben visibile nei vari filmati a largo campo ottenuti da molti astrofili nella zona di El Calafate. Nel cielo si sono accese molte stelle e pianeti, anche grazie alla giornata limpida: Venere brillava già mezz'ora prima della totalità, mentre col buio si sono visti anche Mercurio, Marte e Saturno, oltre a tutte le stelle direi fino alla 2^-3^ magnitudine.

Velocemente (troppo velocemente!) il Sole ha raggiunto il limite sinistro del cuneo d'ombra, si sono riaccese 2-3 protuberanze (una molto brillante), ed è finita la totalità, con un grande anello di diamante. La luce rossa del tramonto ci ha inondato di nuovo, ma pochi minuti dopo il tramonto c'è stato sul serio, ed è stato emozionante vedere la falce sottile del Sole cadere dietro alle Ande lontane.

Si smonta in fretta e furia, il gelo ci sta indurendo rapidamente le dita. Mario ci riporta a El Calafate, 50 km di strada durante i quali le prime nuvole invadono il cielo...


LA TOTALITA' 1


Konus Vista 80/400 e Canon EOS 500D, posa 1/20 s, 200 ISO


Konus Vista 80/400 e Canon EOS 500D, posa 0.8 s, 200 ISO


Konus Vista 80/400 e Canon EOS 500D, posa 1/2 s, 200 ISO


Konus Vista 80/400 e Canon EOS 500D, posa 1/40 s, 200 ISO


Konus Vista 80/400 e Canon EOS 500D, posa 1/800 s, 200 ISO


Konus Vista 80/400 e Canon EOS 500D, pose da 1/800 a 1/20 s, 200 ISO


LA TOTALITA' 2


Totalità
Tele 300mm f/10, posa 2,5 secondi a 200 ISO, Canon 350D


Anello di diamante in ingresso
Tele 300mm f/10, posa 1/200 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Grani di Baily
Tele 300mm f/10, posa 1/200 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Grani di Baily
Tele 300mm f/10, posa 1/200 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Ultimi grani di Baily
Tele 300mm f/10, posa 1/200 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Protuberanze
Tele 300mm f/10, posa 1/200 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


La corona sopra le Ande! Il colore è arrossato per la bassa altezza sull'orizzonte.
Tele 300mm f/10, posa 0,6 secondi a 200 ISO, Canon 350D


Elaborazione in bianco e nero
Tele 300mm f/10, posa 2,5 secondi a 200 ISO, Canon 350D


Lunga esposizione
Tele 300mm f/10, posa 2,5 secondi a 200 ISO, Canon 350D


La fase di uscita
Tele 300mm f/10, posa 1/1600 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Spicchio in uscita
Tele 300mm f/10, posa 1/1600 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Il Sole si avvia al tramonto
Tele 300mm f/10, posa 1/400 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Il Sole "eclissato" per metà dalle Ande
Tele 300mm f/10, posa 1/400 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


Ultimo raggio di Sole
Tele 300mm f/10, posa 1/80 di secondo a 200 ISO, Canon 350D


FOTO DI PAESAGGIO


Gli autori


Chiara con gli strumenti


Dettaglio del contrappeso con la mascotte, il pinguino Rodolfo


L'ambiente non era certo dei più "caldi"...


Il Sole in eclisse parziale


Le lontane vette andine


Il condor


Al lavoro sugli strumenti


Altri astrofili assiepati sulla collina





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