Transito di Venere 2012 dalla Lapponia

di Giuseppe Palumbo

Cronaca della Spedizione Scientifica oltre il Circolo Polare Artico
per l’osservazione del “Transito di Venere sul Sole” del 6 giugno 2012


Lunedì 4 giugno 2012 inizia l’avventura di un gruppo di appassionati di astronomia che parte  dall’aeroporto di Milano-Malpensa per raggiungere la Finlandia, al fine di osservare, il 6 giugno, dall’inizio alla fine, per circa 7 ore, il fenomeno astronomico del “Transito di Venere sul Sole”. In Italia il Sole sorge con il fenomeno già in atto e si può osservare solo la fase finale per poco più di un’ora. La spedizione scientifica è organizzata  dal Gruppo Astronomico Tradatese in collaborazione con l’Agenzia “Personal Tour” di Varese. Dall’aeroporto di Malpensa si parte con il volo delle ore 11.30, destinazione Helsinki; il volo dura circa 3 ore ed atterriamo puntuali alle ore 15.30 locali; alle ore 16.20 si parte da Helsinki e alle ore 17.40 circa atterriamo a Rovaniemi; ci attende un autista che ci accompagna con un bus in albergo a Luosto, distante circa 130 chilometri da Rovaniemi; il nostro albergo è l’“Aurora Chalet”, immerso nella natura finlandese; si chiama “Aurora Chalet” perché quella è la zona in cui si vedono le spettacolari aurore boreali. Dopo la cena in ristorante rientriamo in Hotel e ci diamo appuntamento per l’indomani mattina. In Finlandia siamo un’ora avanti con l’orologio. Manca poco alla mezzanotte. Il cielo è chiaro e allora si esce e si va alla ricerca… del Sole! É mezzanotte e il Sole è lì, davanti a noi, basso, ma ben sopra l’orizzonte, che illumina il cielo, la terra e gli alberi, produce ombre ed… emoziona! 5 giugno 2012:  Dopo la prima colazione decidiamo per una passeggiata lungo uno dei percorsi/sentieri indicati da una brochure dell’albergo; la passeggiata inizia intorno alle 11.00;  man mano che ci si inoltra lungo il sentiero si rimane a bocca aperta: vegetazione sempre più fitta, ruscelli d’acqua, formicai, neve e soprattutto silenzio… sembra di essere su un altro pianeta! Non vi sono rumori e, quando stiamo zitti, un piacevole silenzio ci avvolge: è una bella sensazione. La passeggiata continua e ad un certo punto notiamo un’indicazione per una miniera di ametiste (Amethyst Mountain) che si può visitare e che si trova a circa tre chilometri dal punto in cui ci troviamo; senza pensarci un attimo decidiamo di andare verso la miniera di ametiste; raggiungiamo la miniera presso la collina di Lampivaara, al vertice del Parco Nazionale di Pyhä-Luosto; vi è un punto-ristoro che funge anche da biglietteria; veniamo accolti dalla nostra guida che ci fornisce le informazioni sulla miniera di ametiste e sulle proprietà di questa pietra preziosa della Lapponia; la guida ci spiega che attualmente la miniera è a cielo aperto, a differenza di quando si è formata, a causa dell’erosione che ha spazzato via, nel corso di milioni di anni, la montagna sovrastante; veniamo condotti presso la miniera e, forniti di martelletto, possiamo scavare alla ricerca di ametiste. Conclusa la visita ci avviamo per rientrare; alle ore 17.00 circa raggiungiamo il nostro albergo, sudati, impolverati, affamati e stanchi, ma felici. Il tempo di una doccia e di una sauna  e ci ritroviamo intorno alle 19.00 per avviarci al ristorante per la cena. Il dott. Guaita è preoccupato: le notizie meteo non sono buone; è previsto cattivo tempo a Sodankylä, la località, distante circa 40 chilometri da Luosto, che dobbiamo raggiungere e da cui osservare il fenomeno; alcuni amici/astrofili italiani, anch’essi in Lapponia, confermano, via sms, le tristi previsioni e suggeriscono di andare verso nord alla ricerca del sereno: la zona consigliata è il lago di Inari, circa 190 chilometri più a nord. Giunti in ristorante attiviamo il “dispositivo telefonico di emergenza”: Luosto - Varese - Agenzia Personal Tour Varese - Norama Tour Operator Bergamo! In poche parole: si spiega qual è il problema e ciò di cui abbiamo bisogno. Nel giro di pochi minuti abbiamo la risposta: tutto ok; l’autista del nostro bus è stato avvisato e ci porterà dove vogliamo. Alle ore 21.00 il bus è in albergo: carichiamo gli strumenti e poco dopo si parte con destinazione lago Inari. Poco dopo le 23.00 effettuiamo una sosta in un bar/pub; quando riprendiamo il viaggio, alcuni minuti dopo abbiamo di fronte a noi il Sole; esultiamo… il tempo migliora… e poi esultiamo nuovamente perché ci rendiamo conto che quel sole è il sole di mezzanotte! 6 giugno 2012: raggiungiamo il lago Inari; cerchiamo il posto dove fermarci per osservare il fenomeno che inizierà alle ore 01.10 (primo contatto); verso le 00.40 identifichiamo quello che per noi è il sito ideale; scendiamo dal bus e iniziamo a collocare gli strumenti; al di là della strada vi è il lago e all’orizzonte vi sono delle colline; il sole è appena sopra le colline al di là del lago; alle nostre spalle vi è un'altra collina; manca poco all’inizio del fenomeno… ma… non è possibile (invece lo è perché sta avvenendo davanti ai nostri occhi)… ci rendiamo conto che il sole sta tramontando dietro la collina al di là del lago … si abbassa sempre di più fino a sparire… sono ormai le 01.10 ed abbiamo perso la fase iniziale del fenomeno; in realtà le cose sono andate diversamente per alcuni di noi, poiché il dott. Cesare Guaita e Danilo Roncato non si sono persi d’animo e, strumenti in spalla, sono risaliti per tutta la collina dove ci eravamo appostati e sono riusciti a riprendere il fenomeno del “transito di Venere” dall’inizio; poco dopo, comunque, il sole è risalito e tutti abbiamo osservato Venere davanti al Sole; siamo ben  oltre il 68° parallelo; poco dopo giungono alcune nuvole che disturbano, non eccessivamente, l’osservazione del fenomeno; man mano che trascorre il tempo, però, le nuvole aumentano fino a coprire quasi interamente il cielo;  quando manca ormai circa un’ora alla fine del fenomeno torniamo sul bus e prendiamo la via del ritorno per Luosto; man mano che andiamo avanti iniziamo a ritrovare sprazzi  di cielo aperto con il Sole che si intravede… si vede… poi viene coperto… poi si rivede… e così via. Ad un certo punto le schiarite aumentano e quando qualche leggera nuvola passa davanti al Sole, facendo quasi da filtro,  ci rendiamo conto che Venere è ben visibile, ad occhio nudo, sul disco solare. Paolo Bardelli e Danilo Roncato, iniziano così a scattare (a raffica) delle foto verso il Sole, a bordo di un bus in movimento, utilizzando anche una pellicola per le radiografie come filtro appoggiato sul vetro/finestrino del bus. Alle ore 08.00 il fenomeno è terminato da circa 10 minuti; Paolo e Danilo iniziano a vedere sulle loro macchine fotografiche che cosa sono riusciti a riprendere della parte finale del “transito”, consapevoli di aver scattato foto in condizioni assurde… ma… restano senza fiato! Le foto sono belle, nitide, perfette, addirittura è stata ripresa anche la “black drop”! In pratica ci rendiamo conto che, tra un’avventura e l’altra, abbiamo ripreso in pratica tutto il fenomeno del transito di Venere (che poi era l’obiettivo della nostra spedizione). Il pomeriggio dello stesso giorno andiamo a visitare l’Osservatorio Geofisico di Sodankylä dotato di un radiotelescopio la cui parabola misura 32 metri di diametro. 7 giugno 2012: nella tarda mattinata partiamo da Luosto per recarci a Rovaniemi dove, una volta giunti, andiamo a visitare il Museo “Arktikum” collocato in un affascinante edificio architettonico situato sulle sponde del fiume Ounasjoki; la struttura ospita il Centro Scientifico che racconta la cultura, la natura ed il modo di vivere della gente che abita nelle regioni del nord del Circolo Polare Artico. Rovaniemi si trova esattamente sul Circolo Polare Artico e concludiamo la visita della città nel “magico” villaggio di Babbo Natale, attraversata dalla Linea del Circolo Polare Artico. Poco più tardi partiamo da Rovaniemi per Helsinki con il volo delle 18.05; alle ore  19.20 circa atterriamo all’aeroporto di Helsinki. Dopo tre notti oltre il Circolo Polare Artico, dove il Sole non è mai tramontato, ora siamo sotto il Circolo Polare Artico ed il Sole tramonta.  8 giugno 2012: visita guidata di Helsinki, quest’anno capitale mondiale del design; poi in aeroporto e rientro in Italia: alle ore 18.05 circa atterriamo a Milano Malpensa. Pur consapevoli che il prossimo transito di Venere sul Sole avverrà nel 2117 ci siamo salutati con “Ciao… al prossimo transito”. In fondo… abbiamo pensato… non si sa mai…




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