GAT - Gruppo Astronomico Tradatese
Lettera n°80
L'Eclisse Totale di Sole dell' 11 agosto 1999

Sommario:



Introduzione

15 Febbraio 1961, h 8 di una splendida mattina d'inverno: da levante sorge un disco solare assolutamente 'innaturale', in quanto gia' intaccato per 1/3 dal disco nero della Luna. E' l'inizio di una giornata indimenticabile per l'italia e l'Europa intera: alle 10 di mattina la Luna copre completamente il Sole, il cielo si fa buio, appaiono nel cielo Venere, Marte ed alcune stelle. Lo shock per chi di noi, ancora giovanissimo, assisteva per la prima volta all'incredibile spettacolo del Sole nero e' stato grande, tanto grande da coinvolgerci per il resto della vita. Sono passati tanti anni da allora, ma il ricordo e' ancora vivissimo: come e' giusto che sia per un avvenimento che ha forse contribuito a trasformare in una passione trascinate un interesse per le cose del cielo innato ma ancora acerbo. Adesso, dopo quasi 40 anni, la magia di un'eclisse totale di Sole ritorna sull'Europa il prossimo 11 Agosto: l'italia ne sara' solo sfiorata, quindi sara' necessario spostarsi di qualche centinaio di Km per recarsi sulla fascia di totalita'. Ma sarebbe assolutamente INSENSATO rinunciare a questo che e' il piu' grandioso (e gratuito!) spettacolo della natura. Soprattutto sarebbe INSENSATO che a rinunciare fossero i nostri figli piu' giovani: nessuna foto, nessun filmato, nessun racconto puo' infatti dare anche lontanamente l'idea dell'emozione che si prova in quel momento. Altrettanto INSENSATO sarebbe accontentarsi della parzialita', pur molto profonda qui in Italia: solo chi assiste direttamente al momento della totalita' (noi l'abbiamo fatto in altre quattro occasioni e possiamo dire che, ogni volta, e' come se fosse la PRIMA volta.....) puo' capire il senso di queste parole!
Noi ci distribuiremo un po' su tutta la fascia di totalita'. Il gruppo piu' numeroso del GAT si rechera' comunque in Turchia, a sud di Amasya, dove le condizioni climatiche sembrano ottimali per il nostro programma di lavoro.
Inevitabile che fosse dedicata alla grande eclisse dell'11 Agosto gran parte di questa lettera N.80. In piu' Sabato 17 Luglio, quindi a meno di un mese dall'evento, riserveremo all'eclisse gran parte della nostra ormai classica 'SERATA SOTTO LE STELLE'.
Non poteva, pero', questa lettera N.80, trascurare un sensazionale fenomeno astrofisico avvenuto il 23 gennaio scorso: dopo la bellissima e spettacolare conferenza sui lampi GAMMA che il Prof. L.Piro ha tenuto a Tradate lo scorso 8 Marzo, l'importanza di quanto successo il 23 Gennaio dovrebbe apparire ovvia a tutti, anche perche', per la prima volta, sembrano esserci chiari indizi sul meccanismo fisico del misterioso fenomeno.
Figura 1
15 febbraio 1961: un giorno lontano ma indimenticabile...
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Sole nero sull'Europa


Figura 2
La fascia di Totalità che attraversa l'Europa e l'Asia.
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L'eclisse totale dell'11 Agosto 1999 (2min23sec) e' la 21° di un gruppo di 77 eclissi identificabili nel cosiddetto SAROS 145. Come noto un Saros e' una serie di eclissi similari che si ripetono ad ogni rotazione completa della linea dei nodi dell'orbita lunare (18 anno e 11 giorni): esse iniziano come parziali in un emisfero, poi diventano totali, quindi ridiventano parziali nell'altro emisfero. Nel caso specifico la prima eclisse del Saros 145 fu debolmente parziale (1%) e avvenne sul circolo polare artico il 4 Gennaio 1639. Dopo altre 14 eclissi parziali, la prima eclisse 'centrale' avvenne il 6 Giugno 1891: si trattava di una anulare di 6 sec sulla Siberia orientale e sull'Oceano artico. La PRIMA eclisse totale (durata 50 sec) ha attraversato l'Inghilterra e la Scandinavia il 29 Giugno 1927. Prima dell'11 Agosto 1999 si sono verificate altre tre eclissi totali di lughezza progressivamente crescente fino a 2min (31 luglio 1983). Quella del Saros 145 successiva all'11 Agosto attraversera' gli USA il 21 Agosto 2017 per 2m40sec. Seguono altre 28 elissi totali di durata sempre crescente e di latitudine sempre piu' meridionale. Il massimo di durata si raggiunge il 25 Giugno 2522 con 7min12sec di totalita'. Da questo momento, per altre sette eclissi totali, la durata comincia a decrescere fino a ritornare a 2min49sec il 9 Settembre 2648, in occasione dell'ULTIMA eclisse totale del Saros 145. Poi, per altri 3,5 secoli, si avranno solo 20 eclissi parziali di magnitudine sempre decrescente. Nell'ultima (del Saros 145), che attraversera' il polo Sud il 17 Aprile 3009, il sole sara' coperto dalla Luna per meno del 6%.
In totale il Saros 145 produce 77 eclissi delle quali 34 parziali, 41 totali, 1 anulare ed 1 mista, il tutto distribuito in un periodo di 1370,3 anni.
La grande eclisse dell'11 Agosto '99 e', come detto, la 21° del Saros 145.
Nella sua globalita' il fenomeno iniziera' alle 9:30:57 T.U. quando il cono d'ombra della Luna, largo circa 50 km, tocchera' l'Oceano Atlantico 300 Km a Sud della Nuova Scozia. Per 50 minuti l'eclisse passera' solo sul mare. Poi alle 10:11 T.U. il cono d'ombra della Luna ormai largo 103 Km, raggiungera', alla velocita' di 3275 Km/h, la costa inglese sud- occidentale e la Cornovaglia, dove la totalita' massima sara' di 2 min col sole alto 45°, ma in condizioni climatiche molto incerte (Londra, a Nord della fascia di totalita', avra' un'eclisse parziale del 97%).
Alle 10:16 T.U. l'ombra della Luna raggiungera' la costa francese della Normandia, passando, 7 minuti dopo, 30 Km a Nord di Parigi (dove si avra' un'eclisse parziale del 99%!). Alle 10:29 Metz avra' una totalita' di 2min13 sec. Anche qui clima molto incerto.
Alle 10:33 il cono d'ombra della Luna, largo 109 Km, entrera' in Germania a 2520 Km/h, col Sole alto 55°: Monaco avra' una totalita' di 2 minuti, mentre Francoforte, a Nord, avra una parzialita' del 98%. Come in Francia ed Inghilterra, il clima e' molto a rischio.
Rispettivamente alle 10:41 ed alle 10:47 il cono d'ombra della Luna entra in Austra e in Ungheria, 40 Km a sud delle rispettive capitali: di conseguenza Vienna e Budapest, come Parigi, avranno solo una parzialita' del 99%!
Figura 2b
L'eclisse vista da Milano.
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Il Nord dell'Italia si trova in posizione simmetrica rispetto a Vienna, quindi, NON sara' toccato in alcun punto dalla totalita'. E' vero che la parzialita' sara' molto profonda (a Milano si raggiungera' il 93%) ma questo NON basta assolutamente per provare l'emozione mozzafiato di un'eclisse di Sole: il cielo rimane chiaro, non si vedono stelle e pianeti, non appaiono la corona e le protuberanze del Sole: quindi e' INDISPENSABILE fare il piccolo sacrificio di recarsi sulla fascia di totalita'. La mappa che pubblichiamo e' piu' che sufficiente per orientarsi.
PRIMO MOMENTO MAGICO alle 10:50 T.U. quando la totalita' attraversera' per 2min22sec l'incanto del Lago Balaton: qui si daranno appuntamento decine di migliaia di osservatori (compresi alcuni esponenti del GAT) per sfruttare sia la massima durata della totalita' sia le condizioni climatiche che sembrano molto favorevoli. Il cono d'ombra, largo 112 Km, entrera' in Romania alle 11:04, a 2450 Km/h col sole alto molto (circa 60°): SECONDO MOMENTO MAGICO alle 11:07 quando l'intera Bucarest sara' avvolta per 2min22sec nel buio della totalita', in condizioni climatiche assolutamente sicure per quel periodo.
Alle 11:21 T.U., dopo aver attraversato il Mar Nero, il cono d'ombra della Luna raggiungera' la costa settentrionale della Turchia 150 Km a Nord della capitale Ankara (che quindi avra' un'eclisse parziale del 97%). Pochi minuti dopo, in Cappadocia, alle11:29, TERZO MOMENTO MAGICO: la regione poco a sud di Amasya e l'intera grossa citta' di Turhal saranno oscurate per 2min15sec col sole a 55° di altezza, in condizioni climatiche tra le migliori dal punto di vista statistico. Proprio a sud di Amasya si rechera' la piu' folta delegazione del GAT per uno studio intensivo del fenomeno.
Rispettivamente alle 11:45 T.U. ed alle 11:52 T.U. l'eclisse tocchera' l'Iraq e L'Iran: le due capitali Bagdag e Tehran saranno mancate di circa 200 Km, quindi entrambe avranno una eclisse parziale del 94%.
Figura 3
La postazione Turca del GAT.
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Rispettivamente alle 12:22 e 12:28 T.U. il cono d'ombra, ormai ristrettosi a 85 Km, raggiungera', a 7200 Km/h, prima il Pakistan (col Sole a 22° sull'orizzonte di ponente) e poi l'India (col Sole a soli 7° dall'orizzonte ovest): a Calcutta il Sole tramontera' fantasticamente intaccato per l'88% dal disco della Luna!.
L'eclisse globale terminera' alle 12:36:23 T.U., quando il cono d'ombra della Luna lascera' la superficie terrestre sul golfo del Bengala, dopo aver percorso, in 3h7min, ben 14.000 Km.
Durante la totalita' dell'11 Agosto'99 (con un grado di oscurita' paragonabile ad una notte di luna piena) lo spettacolo celeste (se il tempo sara' limpido) si preannuncia fantastico. Il Sole (nella costellazione del Leone) sta raggiungendo ll massimo di attivita' del XXXIII° ciclo, quindi dovrebbe mostrare una estesa corona e grosse protuberanze rosse: a questo riguardo il grafico che riportiamo qui sotto e' molto interessante perche' mostra la posizione temporale di tutte le eclissi totali capitate durante gli ultimi 6 massimi solari.
Figura 4
Eclissi e attività solare.
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15° ad Est del Sole brillera' Venere di m=-3,5; 18° ad Ovest ci sara' Mercurio di m=+0,7; piu' lontano (88° a Sud-Est) ma teoricamente visibile (m=+0,3) sara' anche Marte. Inoltre diventeranno visibili attorno al Sole molte stelle brillanti: Regolo (m=+1,35) 10° ad Est; Castore (m=+1,94), Polluce (m=+1,14) e Capella (m=+0,08) 31°, 28° e 63° a Nord-Ovest, Procione(m=+0,38) e Sirio(m=-1,46) 30° e 52° a Sud-Ovest; Arturo (m=+1,94) 30° sopra l'orizzonte Est.
Figura 4b
Il cielo durante la totalità per una località dell'europa centrale (alle 11.00 TU).
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Gamma Burst: ultimissime!

23 Gennaio 1999: alle 9:47 T.U. la camera WFC a bordo del satellite italiano Beppo-SAX e lo strumento BATSE a bordo del satellite GRO, rivelano, entro la costellazione di Bootes, la piu' grande esplosione cosmica dopo il Big Bang: la denominazione di GRB990123 indica che si tratta di un potente lampo di raggi GAMMA, anzi del piu' potente mai scoperto nel cosmo. Basti infatti dire che se fosse stato possibile osservare (con occhi GAMMA) il fenomeno fuori dall'atmosfera terrestre, esso avrebbe mostrato la luminosita' di Venere (m=- 4) pur essendo avvenuto ai limiti dell'Universo! Il 9 Febbraio alcune fantastiche immagini dello Space Telescope hanno permesso di collocare l'evento nelle regioni periferiche di una galassia irregolare ad intensa formazione stellare. Ma il fatto veramente straordinario e' stata la PRIMA rivelazione in ottico. Il merito va alla camera automatica ROTSE, allestita nel New Mexico dal Los Alamos Laboratory, allertata via Internet 4 secondi dopo l'evento GAMMA ed entrata in azione solo 22 secondi dopo! Risultato: il lampo in ottico ha raggiunto, dopo 50 secondi dall'esplosione GAMMA, la magnitudine m=9 (divenendo quindi visibile con un semplice binocolo!).
Figura 5
Immagine ottica al massimo, ottenuta da ROTSE.
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Questo ha permesso al telescopio Keck II da 10 metri in cima alle Hawaii ed al riflettore NOT da 2,6 metri alle Canarie di realizzarne accurate misure spettroscopiche. Dagli spettri solcati da intense righe del Ferro, Silicio, Magnesio e Alluminio (tipiche di una immane esplosione stellare) e' stato possibile dedurre un red shift z=1,6. Un tale spostamento verso il rosso colloca l'esplosione del 23 Gennaio alla vertiginosa distanza di circa 10 miliardi di anni luce: di conseguenza, nell'ipotesi dell'espansione di una bolla sferica di plasma, la luminosita' intrinseca deve essere stata circa equivalente ad un milione di volte quella di una galassia come la Via Lattea! Davvero una esagerazione, inspiegabile con ogni tipo di teoria (tipo quella 'classica' della fusione di due stelle di neutroni oppure quella dell'effetto 'lente gravitazionale' da parte di una galassia di campo).
Figura 6
Lo spettro di GRB990123 ottenuto al Keck II.
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 Fortunatamente, a chiarire un po' la situazione, si sono aggiunte altre due importanti osservazioni sperimentali. La prima e' l'assenza di polarizzazione della componente ottica riscontrata dal riflettore NOT, alle Canarie: questo porterebbe ad escludere l'esistenza di una bolla di plasma in espansione entro cui e' noto l'effetto polarizzante degli elettroni ad alta energia. La seconda e' un incremento del calo di luminosita' dopo circa 2 giorni misurato dallo strumento ROTSE: questo si spiegherebbero automaticamente nell'ipotesi che l'emissione di GRB 990123 fosse avvenuta lungo due getti inizialmente stretti e collimati in direzione della Terra, getti che ben presto (2-3 giorni) tendono a disperdersi perdendo la loro iniziale brillantezza e compattezza. Da qui un forte impulso all'ipotesi della IPERNOVA, basato su un nuovo meccanismo denominato COLLAPSAR e proposto recentemente da Stan Woosley, un astrofisico teorico dell'Universita' della California. Secondo questo modello, il primo step sarebbe comunque l'esplosione di una stella di enorme massa e velocemente rotante, con iniziale formazione di un buco nero. Attorno a questo buco nero il gas circostante creerebbe un caldissimo disco equatoriale di accrescimento: si aprirebbe cosi' la possibilita', per intensi getti di particelle energetiche, di sfuggire nelle due direzioni polari, dove le linee di forza dell'originario campo magnetico stellare avrebbero un ulteriore effetto focalizzante. L' emissione di raggi GAMMA deriverebbe dall'interazione di questi getti collimati con nuvole di gas intertellare lontane anche milioni di Km. Nell'ipotesi, assolutamente fortuita, che i getti in questione puntino direttamente verso la Terra, il fenomeno assumerebbe per noi l'aspetto di GAMMA burst (lampo GAMMA). Il che e' come dire che, se questa teoria e' corretta, i GAMMA burst che arrivano a Terra sono a malapena l'1% di quanti, effettivamente, ne esplodono nel Cosmo.


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