18 novembre 1999
La pioggia delle Leonidi
Stefano Mangiarotti e Igor Proverbio hanno visto le Leonidi a Cesuna sull'altopiano di Asiago (VI).
Purtroppo il cielo si è liberato alle 3:30, mentre la sera prima la nottata era ottima.
La foto è stata fatta con un 50mm f/1.9 1'30" di posa su Fuji superia 800.
Il conto delle meteore dà alle 4 circa 1000 all'ora, considerando che eravamo in due e il cielo non era completamente sereno, i dati completi arriveranno tra non molto.

Leonidi 1999: resoconto della raccolta dei dati.
A cura di Igor Proverbio

La raccolta dei dati riguarda la notte precedente all'osservazione del massimo, ossia la mattina del giorno 17 novembre, e quella tra il 17 e il 18.
Le osservazioni della prima notte sono state realizzate in condizioni meteorologiche buone, che ci hanno permesso, di coprire con l'osservazione tutta la volta celeste fino alla prime luci dell'alba senza particolari problemi di visibilità. In due abbiamo conteggiato 18 meteore, per un tasso di 7 conteggi all'ora. Questi dati possono essere considerati parte della gaussiana relativa al fenomeno delle Leonidi, dato il caratteristico orientamento delle traiettorie, con radiante posizionato all'interno della costellazione del Leone, rilevate nel corso dell'osservazione.
La seconda notte ha presentato prima di tutto difficoltà dal punto di vista meteorologico, che ci hanno impedito conteggiare se non dopo mezz'ora dal punto di massima attività meteorica. In due a conteggiare abbiamo coperto una zona di cielo che è andata via via estendendosi fino a una totale visibilità, che è arrivata solo dopo un'ora dall'inizio dell'osservazione. I dati sono dovuti passare attraverso stime che hanno introdotto un errore relativamente alto, ma che non sono discordanti da quelli rilevati da altri osservatori.
Inoltre il conteggio piuttosto frequente ci ha impedito, date anche le particolari condizioni di difficoltà del terreno su cui avveniva la rilevazione, di poter ripetere come nella notte precedente il rilevamento della posizione radiante.
Riportiamo qui i risultati delle misure relative alla prima notte:

I conteggi della prima notte presentano l'aspetto di fluttuazioni, possono essere interpretate come la coda della gaussiana che vede il suo massimo nelle prime ore del giorno successivo.
I tracciati osservati evidenziano la posizione radiante situata nella costellazione del Leone, che in letteratura è data a 10h 08m (a.r.), +22° (decl.).

Seconda notte: i conteggi e il fit.
 

I dati precedenti alle ore 3.30 mancano per le avverse condizioni meteo. Per i dati relativi all'intervallo orario compreso nella prima ora di osservazione, si è seguita una procedura diversa che per gli altri: si è ottenuta moltiplicando il tasso osservato per l'inverso della frazione di cielo visibile. 
La Serie 1 rappresenta il conteggio ideale realizzabile, nel caso in cui i dati fittassero esattamente la gaussiana, mentre i dati della Serie 2 sono quelli del grafico precedente con le relative barre d'errore.

Seconda notte: tasso orario zenitale.
 

Grafico ottenuto tenendo conto della variazione, nel trascorrere del tempo, della direzione di provenienza delle meteore, nello spostamento della posizione radiale nella volta celeste.
La valutazione della forma della gaussiana ci consente di stimare le cifre dell'evento, e ne testimonia la spettacolarità!

Ora del massimo T.O.Z.: ca. 2:00 T.U.
T.O.Z. massimo: ca. 3000 m/h

Per informazioni o chiarimenti:
Igor Proverbio: orion.igor@tiscalinet.it


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