Gruppo Astronomico Tradatese
L'esplorazione del Sistema Solare
La grande mostra sui pianeti
L'astronauta Roberto Vittori è venuto personalmente a chiudere la mostra che è rimasta aperta dal 26 ottobre 2006 al 16 aprile 2007, tutti i giorni dal lunedì alla domenica, h9.30-12.30 e 14.30-18.30.
Chi volesse visitare la mostra, può farlo in maniera virtuale acquistando il CD-ROM con tutte le foto della mostra (e anche di più).

Si è svolta a Tradate, nella Villa Comunale di Via Mameli 13, l’8° edizione di questa rassegna unica in Europa. S.A.It., U.A.I., A.S.I., E.S.A., N.A.S.A. e Planetary Society, hanno come sempre concesso il patrocinio ufficiale; questa edizione ha visto anche il patrocinio delle riviste Nuovo Orione e Le Stelle. Si tratta di un appuntamento didatticamente insostituibile per tutte le scuole della Penisola.
Con la collaborazione di: Gruppo Astrofili A.& G. Bernasconi di Saronno,
Gruppo Astrofili Antares di Legnano, Assessorati alla Cultura di Tradate, Saronno e Provincia di Varese.



DEPLIANT
Scarica le 8 pagine


CD-ROM della mostra
Tutte le migliaia di immagini e didascalie della mostra raccolte in un unico CD. Potrai così visitare virtualmente la mostra, e con tutta calma sul tuo PC.


TOUR VIRTUALE
Visita queste pagine per fare un giro virtuale nella mostra.

Come raggiungere la mostra? Qui la mappa per la Villa Comunale di Via Mameli 13 a Tradate (VA).

Patrocinata da:
U.A.I. (Unione Astrofili Italiani)
Nuovo Orione e Le Stelle
, le piu' importanti riviste del settore in Italia
The Planetary Society
S.A.It. (Societa' Astronomica Italiana)
A.S.I. (Agenzia Spaziale Italiana)
E.S.A. (European Space Agency)
N.A.S.A. (National Aeronautics and Space Administration)
SETI Italia Team G. Cocconi

Vai a vedere articoli e cataloghi delle precedenti mostre organizzate nel 2000 e 1996 (la mostra è stata anche organizzate nel 1980, 1983, 1986, 1990, 1993)


La manifestazione, unica nel suo genere in Italia, è nata all’inizio degli anni '80 da un’idea originale del GAT di Tradate: quella di raggruppare, in una rassegna fotografica, tutte le principali conoscenze acquisite sui corpi grandi e piccoli del Sistema Solare, aggiornando mediamente ogni tre anni queste conoscenze con una nuova edizione. Così, dopo 25 anni, la mostra ha assunto una dimensione davvero imponente. Dopo la 7° edizione del 2000 che si tenne per ragioni di spazio in una scuola di Saronno, abbiamo voluto aspettare le ultime scoperte della sonda Cassini e i risultati delle ultime missioni cometarie (Deep Impact, Stardust) per allestire questa 8° edizione che, sarà, come ovvio, la più importante in assoluto. Come sempre la mostra conserverà la sua suddivisione tradizionale (e didatticamente vincente!) in sezioni, una per ogni pianeta o notevole classe di oggetti del sistema solare. In totale ai corpi planetari vengono dedicate 11 sezioni, una sezione è dedicata al Sole (in particolare 8 eclissi totali seguite dal GAT a partire dal 1991) mentre altre 2 sezioni sono dedicate alle ‘macchine’ che hanno esplorato i pianeti e all’ Universo visto dallo Space Telescope. Alle migliaia di immagini delle scorse edizioni (ciascuna dotata di diciture esaurienti e fortemente interattive) si aggiungeranno, nella 8° edizione, tutte le grosse novità degli ultimissimi anni. Eccone qualche cenno. Nella sezione Terra viene documentato l’aumento smisurato del buco dell’ ozono primaverile sull’Antartide e gli sbilanciamenti climatici legati alla corrente pacifica del Nino. Il problema dell’effetto serra trova un collegamento diretto con la meteorologia di Venere e con i primi dati della sonda Venus Express. La sezione Marte è stata quasi triplicata grazie alle immagini al suolo dei rover Spirit ed Opportunity e di varie sonde orbitali (tra cui Mars Express e la recentissima Reconnassaince). Novità anche nella sezione asteroidi, con le memorabili immagini di Eros raccolte dalla sonda NEAR nel 2001 e le enigmatiche riprese di Itokawa (piccolo mucchio di sassi senza crateri) ottenute dalla sonda giapponese Hayabusa alla fine del 2005. Non meno allettanti le recenti esplorazioni cometarie ravvicinate: dalla superficie increspata della cometa Borrelly (Settembre 2001, sonda Deep Space 1), alle enigmatiche concavità che avvolgono tutto il nucleo della Wild-2 (Gennaio 2004, sonda Stardust), alla crosta in parte craterizzata, in parte rimodellata della Tempel-1 (contro cui la sonda Deep Impact ha sparato un missile di 400 kg il 4 luglio 2005). Mentre la sezione Giove (con i satelliti Io ed Europa in grande evidenza) conserva quasi intatta l’impostazione dell’edizione precedente (legata alle immagini della missione Galileo), completamente rinnovata è la sezione Saturno, grazie al successo sempre crescente della missione CASSINI. Una buona metà della sezione Saturno sarà dedicata alle immagini della meteorologia del pianeta ed alle novità sulla struttura degli anelli (onde di densità, onde di bending, satelliti interni agli anelli, anello F). Grande rilievo sarà poi dato ai principali tra i 56 satelliti finora noti, in particolare quelli con evidente attività geologica ancora in atto, come Encelado (geyser di vapor d’acqua sul polo sud) e soprattutto Titano, una delle ‘stelle’ principali dell’ 8° edizione della mostra. Di Titano verranno naturalmente presentate (nelle ultime elaborazioni) le immagini ottenute dalla sonda Huygens che vi si è posata il 15 gennaio 2005 (possibili laghi di idrocarburi, intreccio di fiumi di metano liquido su continenti di ghiaccio). Ma grande attenzione sarà pure riservata alle bellissime immagini radar della superficie, raccolte dalla CASSINI perforandone l’impenetrabile cappa atmosferica, dominata da uno smog organico non dissimile da quello che dovette avvolgere la Terra primordiale. Le immagini radar di Titano sono fantastiche e rivelatrici, come lo furono quelle della superficie di Venere raccolte nella prima metà degli anni 90 dalla sonda Magellano: da qui un nesso interattivo immediato per una loro seppur preliminare comprensione. Non mancheranno infine le ultime scoperte sugli oggetti della fascia di Kuiper a partire da Plutone (con le sue tre lune) per arrivare a Xena (primo transnettuniano con diametro superiore a quello di Plutone). Chiaro che gestire una così imponente quantità di materiale (le immagini sono a migliaia) non è facile: per questo, già dalla scorsa edizione, è stato preparato un CD-ROM con tutte le immagini della mostra + relative diciture. Per l’8° edizione il CD-ROM è stato aggiornato, diventando uno strumento di consultazione e di didattica veramente formidabile.


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