Grande attesa per il prossimo appuntamento pubblico organizzato dal
GAT, Gruppo Astronomico Tradatese per Lunedì 1 Marzo 2004, h21 al
CineTeatro P.GRASSI di Tradate. Il dott. Cesare Guaita, presidente del
GAT terrà infatti una conferenza sul tema: UN UNCREDIBILE CUORE
DI GHIACCIO, dedicata allo storico incontro dello scorso 2 Gennaio tra
la navicella STARDUST e la cometa Wild-2. Ancora una volta - e questo è
un grande merito degli Astronomi tradatesi- un avvenimento scientifico
di interesse eccezionale, vede Tradate in prima linea, a livello nazionale,
nell' opera di divulgazione pubblica dei principali risultati scientifici
raggiunti. Ciò è tanto più notevole se si pensa che,
a livello internazionale, il team di STASDUST presenterà i risultati
della missione a metà Marzo in Arizona, in occasione del 35°
Congresso della Società Astronomica Americana. La storia di STARDUST
ha davvero dell'incredibile. Partita nel lontano 7 Febbraio 1999, la navicella
ha compiuto due ampie orbite attorno al Sole prima di sfiorare da soli
237 km la giovanissima cometa Wild-2 nella notte dello scorso 2 Gennaio.
Spiega il dott. Guaita: "Nelle due ore a cavallo dell'incontro la Camera
della navicella ha raccolto 72 impressionanti immagini del nucleo di 5
km della cometa, regalandoci spettacolari dettagli della morfologia superficiale
da cui è stato possibile, per la prima volta, cominciare a capire
come 'funziona' una cometa e come si evolve nel tempo la sua attività.
In più, durante il flyby, una speciale racchetta ha raccolto un
migliaio di particelle cometarie su cui verranno effettuate accuratissime
analisi chimiche ". Cos'hanno di così speciale le immagini del nucleo
della cometa? 'Molto semplicemente- aggiunge il dott. Guaita- si tratta
di qualcosa di differente da ogni altro corpo noto del Sistema Solare.
In particolare la superficie ghiacciata appare incavata da enormi voragini
a fondo piatto che, quando illuminate dal Sole, sembrano sparare verso
l'esterno decine di getti di gas e polvere: solo grazie a tre resistentissimi
schermi a strati multipli la STARDUST è riuscita a sopravvivere
all'incontro ed a proseguire la sua missione'. Sì, perché
la parte più emozionante e scientificamente più innovativa
della missione deve ancora arrivare. Il 15 gennaio del 2006, la navicella
tornerà dei pressi della Terra e, arrivata a 2000 km dal nostro
pianeta, sgancerà una capsula con all'interno le preziosissime polveri
della cometa raccolte lo scorso 2 Gennaio. Dopo che la capsula sarà
atterrata in una segretissima base militare dello Utah, seguiranno sei
mesi di analisi chimiche nei laboratori prima della NASA e poi di mezzo
mondo: saranno queste analisi dirette, assicurano gli scienziati, a chiarirci
una volta per sempre il ruolo che le comete hanno avuto nella genesi del
Sistema Solare e forse, nella nascita della vita sulla Terra.