La sera del 4 maggio ci sarà un'eclisse totale di Luna completamente
visibile dall' Italia e dalla Lombardia in condizioni che più favorevoli
non potrebbero essere: la Luna (in Bilancia, vicino alla stella ALFA Librae)
entra infatti nell' ombra della Terra alle 20,48, a partire dalle 21,52,
rimane completamente eclissata per 76 minuti, quindi poco dopo mezzanotte
esce definitivamente dall'ombra (vedi bene schema allegato). Per la sua
posizione nel cielo, la Luna sarà piuttosto bassa sull'orizzonte
di Nord-Est: sarà dunque necessario, per una osservazione ottimale,
scegliere un sito dal quale l'orizzonte di levante sia il più possibile
sgombro di ostacoli.
Un'eclisse di Luna si verifica quando il nostro satellite entra nel
cono d'ombra della Terra, evento che può verificarsi solo in coincidenza
con l'allineamento Sole-Terra-Luna, quindi solo in fase di Luna piena.
Il nostro globo proietta nello spazio un cono d'ombra che si estende fino
a 1 milione e 380.000 km. Il punto in cui la Luna si immerge nel cono d'ombra
(circa a 380.000 km dalla Terra perché questa è la distanza
della Luna) il cono d' ombra ha un diametro talmente superiore a quello
della Luna, che il nostro satellite vi rimane all'interno per qualche ora
(ricordiamo che la Luna si muove a 3600 km/h, percorrendo in un un'ora
un tratto di cielo equivalente al suo diametro).
Intorno all'ombra vi è poi una zona detta 'penombra': quando
la Luna vi si trova dentro, essa viene ad essere illuminata da una parte
soltanto del disco solare, quindi si trova in una situazione di illuminazione
attenuata Iniziando a guardando la Luna dalle 20,48 di Martedì 4
Maggio, quando è ancora bassa presso l'orizzonte Sud-Est, si nota
benissimo anche ad occhio nudo come il bordo sinistro divenga via via più
scuro. Un osservatore che fosse in quella porzione di superficie lunare,
vedrebbe il Sole totalmente ricoperto dalla Terra, quindi vedrebbe un'eclisse
totale di Sole. Dopo circa una mezz'ora dall'inizio dell'entrata nell'
ombra, si delinea la forma ricurva dell'ombra terrestre: se ne erano accorti
anche gli antichi Greci che, da questo, avevano dedotto che la Terra dovesse
avere forma sferica. In questa fase iniziale dell'eclisse, la parte di
Luna immersa nell'ombra terrestre risulta invisibile ad occhio nudo ma
già perfettamente individuabile con un comune binocolo. Quando però
l'ombra arriva a coprire circa metà del disco lunare, il netto calo
della luminosità totale fa sì che la parte di Luna oscurata
divenga visibile ad occhio nudo sotto forma di una colorazione rosso-cuprea..
Spiegare perché la Luna durante un'eclisse totale non scompaia
del tutto è piuttosto facile. In sostanza la porzione rosso-arancio
dei raggi solari, passando attraverso il sottile spessore dell'atmosfera
terrestre, ne vengono deviati fino a convergere sul disco lunare in eclisse.
E' proprio questo il motivo per il quale la Luna assume una colorazione
rossastra durante le eclissi: per la stessa ragione noi vediamo arrossati
i dischi del Sole e della Luna quando sono prossimi al sorgere o al tramontare.
E' intuitivo aggiungere che la tonalità della colorazione rossa
della Luna in totalità è direttamente legata allo stato dell'atmosfera
terrestre in quel momento: avremo quindi eclissi molto scure in presenza
di un'atmosfera terrestre molto opaca (leggi: forte inquinamento di polveri
sospese) ed un'eclisse più chiara se l'atmosfera della Terra è
più trasparente. Un' eclisse di Luna come quella del 4 Maggio può
essere, dunque, un test ecologico molto importante per valutare lo stato
attuale della nostra atmosfera.
E' molto spettacolare seguire con un binocolo il disco oscurato della
Luna: vi si possono infatti catturare molte sfumature di colore, tipicamente
dal bruno-rossastro al rosso-rame, variabili mentre il disco lunare si
sposta all'interno del cono d'ombra della Terra. Con l'indebolimento della
Luna, usando uno strumento ottico, divengono visibili attorno al disco
lunare tutte quelle stelle che l'intensa luminosa della Luna piena rende
normalmente non osservabili. E' curioso notare come queste stelline sembrino
spostarsi, mentre in realtà è la Luna che si muove rispetto
a loro.
L'eclisse si vede benissimo ad occhio nudo, ma la si segue meglio con
un comune binocolo o un piccolo telescopio. Contrariamente a quanto si
potrebbe credere, un grosso telescopio non è invece l'ideale, perché
inquadra solo una parte della Luna e non permette di seguire il fenomeno
nella sua globalità. Fotografare l' eclisse è piuttosto facile
durante le fasi parziali (pose di circa 0,3-0,5 sec con pellicola da 100
ASA). Più difficile riprendere la fase più importante, ossia
quella di totalità. Dal momento infatti che la Luna completamente
eclissata diminuisce la sua luce di circa 10.000 volte, le pose richieste
raggiungono una decina di secondi (con pellicola da 400 ASA). Allora, per
evitare foto mosse, è consigliabile porre la macchina fotografica
su un buon cavalletto. Bisogna però fare attenzione all'obiettivo
da applicare alla macchina fotografica: Se si utilizza il normale obiettivo
da 50mm di focale, avremo un diametro lunare sul negativo o sulla diapositiva
di circa 0,5 mm, quindi troppo piccolo. Invece un grosso teleobiettivo
da 500mm fornisce una impronta del nostro satellite di 5 mm, quindi già
adeguata per immagini di effetto: il fatto è che, però, in
questo caso, le pose di una decina di secondi richieste dalla totalità
finirebbero per rendere mossa l'immagine. Per evitare che questo succeda
occorre un motore che compensi la rotazione terrestre o, in alternativa,
occorre limitare le pose ad una durata massima di 2-3 secondi utilizzando
una pellicola di almeno 800-1600 ASA.