15 Marzo 2006
COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ASTRONOMICO TRADATESE
LE GRANDI SCOPERTE DEGLI ASTROFILI

Mentre fervono i preparativi per la complessa spedizione in Egitto all’ inseguimento della grande eclisse totale di Sole del prossimo 29 Marzo, i responsabili del GAT hanno deciso di offrire al pubblico tradatese una serata completamente dedicata ai recenti enormi progressi che sono derivati alla scienza astronomica anche da chi non vi dedica a tempo pieno, quindi a livello professionale. Ecco spiegato il senso della conferenza sul tema: QUANDO UN ASTROFILO DIVENTA VERO SCIENZIATIO, che si terrà a Villa TRUFFINI Lunedì 20 Marzo, h 21 e che avrà un relatore di eccezione: il Prof. Federico MANZINI, astrofilo da sempre e creatore di una struttura privata divenuta sempre più nota e prolifica negli ultimi anni, la SAS, Stazione Astronomica di Sozzago. Grazie alla creazione di un proprio osservatorio sempre disponibile, ad una grande passione e ad una grande esperienza, il Prof. MANZINI è a poco a poco diventato un personaggio di spicco anche a livello internazionale. Manzini presenterà a Tradate una serie davvero impressionante di scoperte che l’hanno visto protagonista, assieme a colleghi di varie parti del mondo (tra cui, ovviamente, anche molti esponenti del GAT). Sarà un modo esemplare per far capire alla gente cosa può fare un Osservatorio astronomico ben organizzato e gestito da persone competenti (il pensiero corre immediatamente al futuro osservatorio tradatese FOAM13, al quale tanto lavoro sta dedicando Roberto Crippa, vicepresidente del GAT e diretto responsabile della futura struttura). Le prime grandi scoperte del prof. Manzini riguardano le supernovae: si tratta di mostruose esplosioni stellari in galassie lontanissime che, in poche ore, acquisiscono una luminosità paragonabile a quella dell’ intera galassia ospitante (come dire che una supernova può raggiungere la luminosità di milioni o miliardi di stelle normali). Per scoprire supernovae è necessario passare in rassegna centinaia e centinaia di galassie ogni notte: una cosa impossibile agli osservatori professionali, ma ideale per un osservatorio privato gestito da astrofili. Per inciso l’ osservatorio italiano di Cortina, creato e gestito dagli astrofili locali, è divenuto uno dei più famosi al mondo per la sua eccezionale prolificità nella scoperta di supernovae. Un altro campo di grande importanza nel quale gli astrofili possono far progredire la scienza astronomica, sono le comete. Un tempo erano gli stessi astrofili i maggiori scopritori di comete. Adesso, le comete vengono quasi tutte scoperte da grossi telescopi automatizzati. Ciò non toglie che, proprio per gran disponibilità di ‘materia prima’ su cui lavorare, il compito dei non professionisti sia ancora più proficuo: essi infatti, a differenza di chi si dedica per professione a queste ricerche, possono utilizzare i loro telescopi a tempo pieno seguendo e fotografando giorno dopo giorno, in maniera sistematica, le variazioni morfologiche e luminose dei misteriosi astri chiomati. Da questo punto di vista il prof. Manzini è diventato uno dei maggiori specialisti italiani nella determinazione dei periodi di rotazione dei nuclei cometari, un parametro, questo, davvero fondamentale per capire l’attività globale di una cometa. Importanti esempi in questo senso costituiranno uno degli argomenti più ‘appetitosi’ della serata di lunedì 20 marzo a Villa Tuffini. Ma c’è un aspetto dell’ attività di Manzini che lo sta ormai rendendo molto noto a livello internazionale: si tratta della misura dei periodi di rotazione non di comete ma di asteroidi. Con un caso recente assolutamente eclatante: la scoperta di un asteroide BINARIO (ossia costituito da due oggetti in reciproca rotazione) che poche settimane fa ha ricevuto la conferma da misure radio, effettuate per opera nientemeno che del radiotelescopio di Arecibo, il maggiore al mondo con il suo diametro di 300 metri.

 


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