COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ASTRONOMICO TRADATESE LE GRANDI SCOPERTE DEGLI ASTROFILI
Mentre fervono i preparativi per la complessa spedizione in Egitto all’
inseguimento della grande eclisse totale di Sole del prossimo 29 Marzo,
i responsabili del GAT hanno deciso di offrire al pubblico tradatese
una serata completamente dedicata ai recenti enormi progressi che sono
derivati alla scienza astronomica anche da chi non vi dedica a tempo
pieno, quindi a livello professionale. Ecco spiegato il senso della
conferenza sul tema: QUANDO UN ASTROFILO DIVENTA VERO SCIENZIATIO, che
si terrà a Villa TRUFFINI Lunedì 20 Marzo, h 21 e che
avrà un relatore di eccezione: il Prof. Federico MANZINI,
astrofilo da sempre e creatore di una struttura privata divenuta sempre
più nota e prolifica negli ultimi anni, la SAS, Stazione
Astronomica di Sozzago. Grazie alla creazione di un proprio
osservatorio sempre disponibile, ad una grande passione e ad una grande
esperienza, il Prof. MANZINI è a poco a poco diventato un
personaggio di spicco anche a livello internazionale. Manzini
presenterà a Tradate una serie davvero impressionante di
scoperte che l’hanno visto protagonista, assieme a colleghi di varie
parti del mondo (tra cui, ovviamente, anche molti esponenti del GAT).
Sarà un modo esemplare per far capire alla gente cosa può
fare un Osservatorio astronomico ben organizzato e gestito da persone
competenti (il pensiero corre immediatamente al futuro osservatorio
tradatese FOAM13, al quale tanto lavoro sta dedicando Roberto Crippa,
vicepresidente del GAT e diretto responsabile della futura struttura).
Le prime grandi scoperte del prof. Manzini riguardano le supernovae: si
tratta di mostruose esplosioni stellari in galassie lontanissime che,
in poche ore, acquisiscono una luminosità paragonabile a quella
dell’ intera galassia ospitante (come dire che una supernova può
raggiungere la luminosità di milioni o miliardi di stelle
normali). Per scoprire supernovae è necessario passare in
rassegna centinaia e centinaia di galassie ogni notte: una cosa
impossibile agli osservatori professionali, ma ideale per un
osservatorio privato gestito da astrofili. Per inciso l’ osservatorio
italiano di Cortina, creato e gestito dagli astrofili locali, è
divenuto uno dei più famosi al mondo per la sua eccezionale
prolificità nella scoperta di supernovae. Un altro campo di
grande importanza nel quale gli astrofili possono far progredire la
scienza astronomica, sono le comete. Un tempo erano gli stessi
astrofili i maggiori scopritori di comete. Adesso, le comete vengono
quasi tutte scoperte da grossi telescopi automatizzati. Ciò non
toglie che, proprio per gran disponibilità di ‘materia prima’ su
cui lavorare, il compito dei non professionisti sia ancora più
proficuo: essi infatti, a differenza di chi si dedica per professione a
queste ricerche, possono utilizzare i loro telescopi a tempo pieno
seguendo e fotografando giorno dopo giorno, in maniera sistematica, le
variazioni morfologiche e luminose dei misteriosi astri chiomati. Da
questo punto di vista il prof. Manzini è diventato uno dei
maggiori specialisti italiani nella determinazione dei periodi di
rotazione dei nuclei cometari, un parametro, questo, davvero
fondamentale per capire l’attività globale di una cometa.
Importanti esempi in questo senso costituiranno uno degli argomenti
più ‘appetitosi’ della serata di lunedì 20 marzo a Villa
Tuffini. Ma c’è un aspetto dell’ attività di Manzini che
lo sta ormai rendendo molto noto a livello internazionale: si tratta
della misura dei periodi di rotazione non di comete ma di asteroidi.
Con un caso recente assolutamente eclatante: la scoperta di un
asteroide BINARIO (ossia costituito da due oggetti in reciproca
rotazione) che poche settimane fa ha ricevuto la conferma da misure
radio, effettuate per opera nientemeno che del radiotelescopio di
Arecibo, il maggiore al mondo con il suo diametro di 300 metri.