6 Aprile 2006
COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ASTRONOMICO TRADATESE
TRIONFALE ECLISSE EGIZIANA PER IL GAT


Successo davvero totale e straordinario quello della spedizione in Egitto del GAT per osservare la grande eclisse totale di Sile dello scorso 29 marzio. Ne parleranno Roberto Crippa e Lorenzo Comolli in una grande serata pubblica che il GAT ha organizzato per Lunedì 10 Aprile, h21, presso Villa TRUFFINI sul tema: SOLE NERO SULLE PIRAMIDI. Grazie all’organizzazione della Personal Tour di Varese e sotto la guida del dott. G. Palombo, ben 80 sono stati i partecipanti a questa spedizione. Obiettivo: portarsi in piena centralità dell’eclisse, sul confine tra Egitto e Libia, nei pressi del villaggio di Sallum (ma altri, come R. Cogliati hanno preferito una crocera nel Mediterraneo, con osservazione in mare aperto; e chi, come P. Ardizio, è rimasto in Italia, lo ha fatto solo perché la nascita della piccola Aurora non poteva attendere…). Sta di fatto che in quel remoto angolo di deserto libico-egiziano si sono dati appuntamento almeno 30-40 mila persone provenienti praticamente da tutto il mondo: un esempio di globalizzazione assolutamente positiva e coinvolgente. Il sito, posto a 300 metri di altezza sul mare, era stato scelto dal governo egiziano con ottima capacità organizzativa: a tutti era stato fornito un apposito pass ed a ciascun gruppo era stata concessa una ben definita fetta dell’ immenso deserto. Due cose, comunque, hanno colto di sorpresa i pur bravissimi Egiziani: 1)la autentica valanga d’acqua che si è riversata nel deserto la notte precedente 2)il numero di persone decisamente superiore ad ogni previsione (i giornali hannoarlato addirittura di circa 70 mila visitatori). Per quanto riguarda la pioggia (una cosa quasi sconosciuta da quelle parti) a farne le spese sono stati quelli che hanno dormito in loco nelle centinaia di tende messe a disposizione dall’ organizzazione: erano tende da deserto per tempo secco, entro cui l’acqua è entrata a valanga creando una situazione davvero imprevista per i malcapitati ivi presenti. Fortunatamente il gruppo del GAT ha dormito a Marsa Mattrou, una cittadina balneare situata a circa 300 km di distanza, mettendosi in marcia per tempo (sveglia alle 2 di notte…) per evitare il prevedibile caos. Quando però, alle 5 di mattina, i Tradatesi sono arrivati nei pressi di Sallum, la situazione è subito apparsa critica:si era infatti formata una fila di pulmann di alcuni km! Ci sono volute più di tre ore per arrivare sull’altopiano ma anche qui le sorprese non erano finite: c’era una fittissima NEBBIA (sì, come quella della pianura Padana) ed il terreno rosso era limaccioso, appiccicoso e pieno di pozzanghere. Fortunatamente, attorno alle 10 di mattina, (90 minuti prima del primo contatto) il Sole ha preso il sopravvento, la nebbia si è dissolta ed è comparso un cielo che il nubifragio aveva reso limpidissimo e privo di polvere. Alle 11,20 col primo contatto della Luna sul disco solare, il grande show è iniziato in condizioni praticamente perfette. “Per la prima volta in 7 eclissi- ci dice il dott. Guaita, presidente del GAT- abbiamo avuto 360° di orizzonte completamente sgombro: questo ci ha regalato, in totalità, l’autentico spettacolo nello spettacolo di un orizzonte ovunque tinto di rosso-arancio, una specie di irreale tramondo globale (bellissime le immagini tradizionali di Carlo Lanzani e digitali di Lorenzo Comolli))”. Prosegue Guaita:”Alle 12,38 locali, con l’inizio della totalità, il cielo è diventato scuro, molto scuro: era impossibile distinguere le persone, Venere e Mercurio brillavano nitidissimi alla destra del Sole. Anche il clima ha risentito pesantemente dell’ arrivo in atmosfera del freddo cono d’ombra della Luna: Anna Guaita e Martina Bonacina, responsabili delle misure climatiche, hanno misurato un calo di quasi 5° di temperatura (da 23° a 17°), un raddoppio di umidità (dal 30 al 60%, una cosa davvero inusuale per un deserto!), un calo di luminosità che ha rasentato il 90% (ma che è stato anche più profondo secondo le misure effettuate da Lorenzo Comolli con un apposito luxmetro)”. Questo ha permesso la visibilità del pianeta Venere addirittura fino a 33 minuti dopo la totalità, come ha potuto chiaramente testimoniare Giuseppe Macalli, grazie al suo mega-binocolo dotato di appositi filtri. Grazie anche alla presenza, sul bordo solare orientale di tre grossi gruppi di macchie, attorno al disco nero della Luna si sono accese incredibili protuberanze rosse della cromosfera solare, che sono state registrate in maniera impressionante sia in immagini digitali (L.Comolli e A. Gambero) sia in quelle tradizionali (R.Crippa, A. Paginoni, e molti altri, compresi i Saronnesi del Gruppo A&C Bernasconi guidati dal prof. Luigi Ferioli e i Legnanesi del Gruppo Antares guidati da Franco Rama). Senza contare alcuni splendidi filmati realizzati con camera digitale sotto la guida di Giuseppe Merlino..
Notevole, nel minuto che ha preceduto la totalità e nei 30 secondi successivi alla totalità è stato lo sviluppo delle impalpabili e misteriose ombre volanti: si formavano,svanivano, si spostavano a velocità continuamente variabile. Secondo la teoria costruita da L. Codona (Università dell’ Arizona) già nel 1986, i raggi che si dipartono dall’ ultima sottilissima falce di Sole arrivano al suolo su percorsi tanto più differenti, quanto più l’atmosfera è turbolenta, finendo col creare bande di interferenza chiare e scure (le ombre volanti, appunto). Questo effetto è tanto più accentuato quanto maggiore è la turbolenza atmosferica che, di sicuro, doveva essere molto accentuata il 29 Marzo a Sallum, dopo l’autentico nubifragio delle ore precedenti.
“Ma soprattutto-continua il dott. Guaita- abbiamo potuto osservare una CORONA meravigliosa e drammatica, ricca di lunghissimi pennacchi equatoriali e di delicate strutture polari. Non ci aspettavamo dio certo una corona così complessa e fantastica”. In particolare cosa vi ha stupito della corona del Sole? “Ci ha sorpreso, soprattutto osservando con un binocolo il Sole nero, la forma della corona incredibilmente simile ad un gigantesco dipolo magnetico che congiungeva i due poli del Sole, allungandosi in direzione equatoriale in splendidi pennacchi triangolari. Il numero di filamenti che uscivano dal polo Nord del Sole e che rientravano nell’ altro polo era davvero impressionante. E’stata forse la più bella cprpna tra le 7 finora direttamente osservate dal GAT. Di questa memorabile corona gli studiosi del GAT hanno realizzato immagini altrettanto memorabili. In più sono state realizzate alcune difficili immagini in sequenza (eccezionale la creazione della Sig.ra M. Crippa, una grande veterana di questo tipo di realizzazione, essendo ormai arrivata alla quinta sequenza in poco più di dieci anni) in cui tutta l’eclisse è stata ripresa in un unico fotogramma. Tutto questo, e molto, molto di più (va ricordato che la visita alle Piramidi era il secondo obiettivo fondamentale della spedizione) sarà l’oggetto della grande serata pubblica, programmata per Lunedì 10 Aprile, h21 a Villa TRUFFINI. Tutta la cittadinanza è invitata a rivivere l’incredibile e indimenticabile emozione del Sole nero in terra d’Egitto. In attesa della prossima eclisse totale di Sole cui il GAT sta già guardando con estremo interesse: quella che oscurerà l’India settentrionale e la Cina per ben 6,5 minuti il 22 Luglio 2009.


 


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