COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ASTRONOMICO TRADATESE TRIONFALE ECLISSE EGIZIANA PER IL GAT
Successo davvero totale e straordinario quello della spedizione in
Egitto del GAT per osservare la grande eclisse totale di Sile dello
scorso 29 marzio. Ne parleranno Roberto Crippa e Lorenzo Comolli in una
grande serata pubblica che il GAT ha organizzato per Lunedì 10
Aprile, h21, presso Villa TRUFFINI sul tema: SOLE NERO SULLE PIRAMIDI.
Grazie all’organizzazione della Personal Tour di Varese e sotto la
guida del dott. G. Palombo, ben 80 sono stati i partecipanti a questa
spedizione. Obiettivo: portarsi in piena centralità
dell’eclisse, sul confine tra Egitto e Libia, nei pressi del villaggio
di Sallum (ma altri, come R. Cogliati hanno preferito una crocera nel
Mediterraneo, con osservazione in mare aperto; e chi, come P. Ardizio,
è rimasto in Italia, lo ha fatto solo perché la nascita
della piccola Aurora non poteva attendere…). Sta di fatto che in quel
remoto angolo di deserto libico-egiziano si sono dati appuntamento
almeno 30-40 mila persone provenienti praticamente da tutto il mondo:
un esempio di globalizzazione assolutamente positiva e coinvolgente. Il
sito, posto a 300 metri di altezza sul mare, era stato scelto dal
governo egiziano con ottima capacità organizzativa: a tutti era
stato fornito un apposito pass ed a ciascun gruppo era stata concessa
una ben definita fetta dell’ immenso deserto. Due cose, comunque, hanno
colto di sorpresa i pur bravissimi Egiziani: 1)la autentica valanga
d’acqua che si è riversata nel deserto la notte precedente 2)il
numero di persone decisamente superiore ad ogni previsione (i giornali
hannoarlato addirittura di circa 70 mila visitatori). Per quanto
riguarda la pioggia (una cosa quasi sconosciuta da quelle parti) a
farne le spese sono stati quelli che hanno dormito in loco nelle
centinaia di tende messe a disposizione dall’ organizzazione: erano
tende da deserto per tempo secco, entro cui l’acqua è entrata a
valanga creando una situazione davvero imprevista per i malcapitati ivi
presenti. Fortunatamente il gruppo del GAT ha dormito a Marsa Mattrou,
una cittadina balneare situata a circa 300 km di distanza, mettendosi
in marcia per tempo (sveglia alle 2 di notte…) per evitare il
prevedibile caos. Quando però, alle 5 di mattina, i Tradatesi
sono arrivati nei pressi di Sallum, la situazione è subito
apparsa critica:si era infatti formata una fila di pulmann di alcuni
km! Ci sono volute più di tre ore per arrivare sull’altopiano ma
anche qui le sorprese non erano finite: c’era una fittissima NEBBIA
(sì, come quella della pianura Padana) ed il terreno rosso era
limaccioso, appiccicoso e pieno di pozzanghere. Fortunatamente, attorno
alle 10 di mattina, (90 minuti prima del primo contatto) il Sole ha
preso il sopravvento, la nebbia si è dissolta ed è
comparso un cielo che il nubifragio aveva reso limpidissimo e privo di
polvere. Alle 11,20 col primo contatto della Luna sul disco solare, il
grande show è iniziato in condizioni praticamente perfette. “Per
la prima volta in 7 eclissi- ci dice il dott. Guaita, presidente del
GAT- abbiamo avuto 360° di orizzonte completamente sgombro: questo
ci ha regalato, in totalità, l’autentico spettacolo nello
spettacolo di un orizzonte ovunque tinto di rosso-arancio, una specie
di irreale tramondo globale (bellissime le immagini tradizionali di
Carlo Lanzani e digitali di Lorenzo Comolli))”. Prosegue Guaita:”Alle
12,38 locali, con l’inizio della totalità, il cielo è
diventato scuro, molto scuro: era impossibile distinguere le persone,
Venere e Mercurio brillavano nitidissimi alla destra del Sole. Anche il
clima ha risentito pesantemente dell’ arrivo in atmosfera del freddo
cono d’ombra della Luna: Anna Guaita e Martina Bonacina, responsabili
delle misure climatiche, hanno misurato un calo di quasi 5° di
temperatura (da 23° a 17°), un raddoppio di umidità (dal
30 al 60%, una cosa davvero inusuale per un deserto!), un calo di
luminosità che ha rasentato il 90% (ma che è stato anche
più profondo secondo le misure effettuate da Lorenzo Comolli con
un apposito luxmetro)”. Questo ha permesso la visibilità del
pianeta Venere addirittura fino a 33 minuti dopo la totalità,
come ha potuto chiaramente testimoniare Giuseppe Macalli, grazie al suo
mega-binocolo dotato di appositi filtri. Grazie anche alla presenza,
sul bordo solare orientale di tre grossi gruppi di macchie, attorno al
disco nero della Luna si sono accese incredibili protuberanze rosse
della cromosfera solare, che sono state registrate in maniera
impressionante sia in immagini digitali (L.Comolli e A. Gambero) sia in
quelle tradizionali (R.Crippa, A. Paginoni, e molti altri, compresi i
Saronnesi del Gruppo A&C Bernasconi guidati dal prof. Luigi Ferioli
e i Legnanesi del Gruppo Antares guidati da Franco Rama). Senza contare
alcuni splendidi filmati realizzati con camera digitale sotto la guida
di Giuseppe Merlino..
Notevole, nel minuto che ha preceduto la totalità e nei 30
secondi successivi alla totalità è stato lo sviluppo
delle impalpabili e misteriose ombre volanti: si formavano,svanivano,
si spostavano a velocità continuamente variabile. Secondo la
teoria costruita da L. Codona (Università dell’ Arizona)
già nel 1986, i raggi che si dipartono dall’ ultima sottilissima
falce di Sole arrivano al suolo su percorsi tanto più
differenti, quanto più l’atmosfera è turbolenta, finendo
col creare bande di interferenza chiare e scure (le ombre volanti,
appunto). Questo effetto è tanto più accentuato quanto
maggiore è la turbolenza atmosferica che, di sicuro, doveva
essere molto accentuata il 29 Marzo a Sallum, dopo l’autentico
nubifragio delle ore precedenti.
“Ma soprattutto-continua il dott. Guaita- abbiamo potuto osservare una
CORONA meravigliosa e drammatica, ricca di lunghissimi pennacchi
equatoriali e di delicate strutture polari. Non ci aspettavamo dio
certo una corona così complessa e fantastica”. In particolare
cosa vi ha stupito della corona del Sole? “Ci ha sorpreso, soprattutto
osservando con un binocolo il Sole nero, la forma della corona
incredibilmente simile ad un gigantesco dipolo magnetico che
congiungeva i due poli del Sole, allungandosi in direzione equatoriale
in splendidi pennacchi triangolari. Il numero di filamenti che uscivano
dal polo Nord del Sole e che rientravano nell’ altro polo era davvero
impressionante. E’stata forse la più bella cprpna tra le 7
finora direttamente osservate dal GAT. Di questa memorabile corona gli
studiosi del GAT hanno realizzato immagini altrettanto memorabili. In
più sono state realizzate alcune difficili immagini in sequenza
(eccezionale la creazione della Sig.ra M. Crippa, una grande veterana
di questo tipo di realizzazione, essendo ormai arrivata alla quinta
sequenza in poco più di dieci anni) in cui tutta l’eclisse
è stata ripresa in un unico fotogramma. Tutto questo, e molto,
molto di più (va ricordato che la visita alle Piramidi era il
secondo obiettivo fondamentale della spedizione) sarà l’oggetto
della grande serata pubblica, programmata per Lunedì 10 Aprile,
h21 a Villa TRUFFINI. Tutta la cittadinanza è invitata a
rivivere l’incredibile e indimenticabile emozione del Sole nero in
terra d’Egitto. In attesa della prossima eclisse totale di Sole cui il
GAT sta già guardando con estremo interesse: quella che
oscurerà l’India settentrionale e la Cina per ben 6,5 minuti il
22 Luglio 2009.