COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO ASTRONOMICO TRADATESE TRADATE: IL FASCINO DEI GRANDI TELESCOPI
Nuovo appuntamento del GAT. Gruppo Astronomico Tradatese, per
Lunedì 22 Maggio, h 21 a Villa TRUFFINI. Giuseppe Macalli,
grande esperto di cielo in diretta e di telescopi, coadiuvato da
Roberto Crippa (Presidente della fondazione FOAM13 che gestirà
il futuro Osservatorio astronomico) presenterà una affascinante
serata sul tema: STORIE DI TELESCOPI, TELESCOPI NELLA STORIA. I
telescopi, si sa, sono gli strumenti fondamentali per osservare le
stelle. Meno nota è, però, tutta una serie di vicende
epiche ed a volte drammatiche, che hanno permesso la realizzazione dei
maggiori strumenti a lente (‘rifrattori’) del secolo passato (il
XX°). Su questo argomento, del quale G. Macalli è un esperto
assoluto, esistono informazioni quasi sconosciute alla gente comune.
Per esempio non tutti sanno che il maggior telescopio a lente mai
costruito, ha un diametro di 102 cm e venne realizzato nel 1897 per
l’Osservatorio americano di Yerkies, dove lavora ancora benissimo.
Dimensione, però, non vuol dire anche perfezione. Così la
‘lente’ più perfetta di sempre ha un diametro di 61 cm ed venne
realizzata nel 1899 per l’Osservatorio pirenaico di Pic du Midi. Dopo
oltre mezzo secolo di semi-abbandono, venne ‘riesumata’ nel 1966 dal
famoso A. Dolfus che, con essa, ottenne le migliori immagini planetarie
del secolo XX. Sì, perché, per l’osservazione planetaria,
i rifrattori (ossia gli strumenti a lente, i cannocchiali, insomma)
rimangono imbattibili. Ci si potrebbe chiedere come mai nessun
rifrattore abbia mai superato il diametro di 102 cm di Yerkies. Ecco la
risposta di G.Macalli:” Quando una lente aumenta troppo di dimensione,
finisce per deformarsi sotto il suo stesso peso, perdendo in efficienza
e nitidezza”. In realtà, nel passato, tentativi per costruire
‘lenti’ giganti non mancano. La più famosa risale
all’esposizione mondiale di Parigi del 1900, quando venne costruito un
rifrattore con lente di 125 cm e lunghezza di ben 60 metri (sì,
proprio 60 metri!). Tanto grande e pesante che era impossibile da
muovere e gli oggetti celesti potevano essere indirizzati verso di esso
tramite un apposito specchio esterno (celostata), che rifletteva nel
mega-telescopio le regioni di cielo da inquadrare. Rimane il fatto che
se si è fermata la corsa ai grandi rifrattori, gli strumenti a
lente di modeste dimensioni (10-30 cm) sono attualmente tra i
più diffusi ed apprezzati da chi fa osservazioni planetarie.
Alcuni di questi strumenti saranno direttamente in visione del pubblico
di Villa TRUFFINI, lunedì 22 Maggio. Per il pubblico della
stessa serata il GAT riserverà un altra ghiottissima sorpresa:
la disponibilità di un bellissimo CD-ROM nel quale L.Comolli ha
raccolto il monumentale lavoro realizzato da tutti coloro che sono
stati in Egitto per osservare la fantastica eclisse totale di Sole
dello scorso 29 Marzo