Comunicato
stampa del Gruppo Astronomico Tradatese Lunedì 9 Giugno ’08, h21 (Villa TRUFFINI)
imperdibile serata cosmica del GAT. IL GAT
RIEVOCA LA CATASTROFE COSMICA DI TUNGUSKA
Esattamente
100 anni fa, nella tundra siberiana di Tunguska, si verificò uno degli eventi
cosmici più impressionanti che abbiano colpito il nostro pianeta in epoca
storica. Il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, ha voluto ricordare questo
evento leggendario con una serata ed un ospite di eccezione. Lunedì 9 Giugno, ore 21 a Villa TRUFFINI,
sarà infatti ospite degli astronomi tradatesi il dott. Mario Di Martino(INAF-Oss. di Pino Torinese, membro
della dell’International Astronomical
Union e dell’American Astronomical
Society) per una conferenza sul tema: TUNGUSKA, 100
ANNI DOPO. Il principale campo di
ricerca di M. Di Martino è lo studio dei corpi minori del Sistema Solare
(asteroidi e comete). Negli ultimi anni la sua attività si è indirizzata
prevalentemente allo studio dei fenomeni correlati alla collisione di corpi
cosmici sulla Terra e alla ricerca di crateri da impatto. Come riconoscimento
per il lavoro svolto, nel 2000 gli è stata assegnata la “Targa Piazzi”, mentre
l’International Astronomical Union ha dedicato all’asteroide 3247 il nome “Di
Martino”. Il Prof. Di Martino è un
grande conoscitore dell’evento di Tunguska perché è stato uno dei pochi
italiani che hanno raggiunto e studiato direttamente il luogo della catastrofe. Il mattino del 30 giugno 1908 nella Siberia Centrale, nelle grandi foreste della
taigà a Sud del Circolo Polare Artico, apparve improvvisamente nel cielo una scia
fiammeggiante proveniente da sud-est: "una palla di fuoco brillante come
il Sole" discese silenziosamente finché, a circa 8 km di quota, si
verificò un'immane esplosione. La palla di fuoco fu vista in un raggio di 1500
km, un'onda sismica fu registrata attraverso l'Eurasia, mentre l'onda di
pressione atmosferica effettuò il giro del pianeta, infine un insolito bagliore
notturno fu visibile nei giorni successivi dall'Europa alla Siberia. La foresta venne distrutta per oltre 2000
km2, con 60 milioni di alberi privati dei rami e sparsi per
terra allineati tra loro, ad indicare la direzione dell'onda d'urto. L'energia
dell'esplosione è stata stimata intorno ai 15 Mton, oltre mille volte la bomba
di Hiroshima. Il luogo dell'esplosione era così difficile da raggiungere che
venne esplorato per la prima volta da una spedizione organizzata dallo
scienziato russo Leonid Kulik solo nel 1927. Ma risultarono
delle evidenti stranezze. Sul terreno infatti non fu trovato nessun cratere e, nonostante
le accurate ricerche, non furono rintracciati frammenti macroscopici di
possibili oggetti di origine cosmica. Negli anni ‘50 questi strani aspetti
dell'evento indussero alcuni ricercatori a proporre ipotesi più o meno
fantascientifiche, come un'esplosione nucleare causata da un'astronave aliena
ed altre originali, come l'impatto sulla Terra di un minibuco nero o di un
pezzo di antimateria. Le stime ci dicono che, in media, un impatto di questo
tipo può verificarsi ogni qualche centinaio di anni e gli effetti causati da un
tale evento dipendono naturalmente da dove si verifica la collisione. Basti
pensare che se il corpo cosmico di Tunguska fosse precipitato due ore dopo,
avrebbe colpito in pieno la città di Pietroburgo distruggendola… Mario
di Martino ha fatto parte della spedizione italiana che nel luglio 1999 aveva
come scopo quello di effettuare un'esplorazione sistematica del sito, al fine
di cercare di stabilire la natura del corpo la cui esplosione devastò la taigà.
In particolare, sono stati prelevati numerosi campioni di sedimenti dal fondo
del lago Ceko, lontano pochi chilometri dall'epicentro dell'esplosione, e sono
state effettuate riprese fotografiche aeree multispettrali. Si è trattato certamente
della spedizione a Tunguska dotata delle apparecchiature più moderne. Nel corso della
conferenza di Lunedì 9 Giugno a Villa TRUFFINI il dott. Di Martino illustrerà la
storia dell'evento di Tunguska, le varie fasi della spedizione del 1999 ed i
risultati ottenuti. Sara anche fatto un quadro generale sul rischio per il
nostro pianeta rappresentato dall'impatto di corpi cosmici.