A
TRADATE SI PARLA DEL
DESTINO DELL’ UNIVERSO
Continuano
le
iniziative del GAT, Gruppo Astronomico
Tradatese, di contorno alla 9° edizione della grande mostra sui
pianeti esposta
alla Villa Comunale di Via Mameli 13. Dopo la magistrale
serata dello scorso 17 Maggio dedicata ai
grandi terremoti e incentrata su un collegamento diretto con Lucia
Guaita a
Santiago del Cile, il GAT (con un ennesimo grande sforzo organizzativo
del
tutto autonomo) ha programmato un nuovo imperdibile appuntamento per Lunedì 24
Maggio
’010, h21 al Cine-Teatro P. GRASSI. Sarà
questa
volta il Prof. Roberto BUONANNO, Presidente
della S.A.It. (Società Astronomica italiana) ad intrattenere
il pubblico sul tema: IL DESTINO DELL’ UNIVERSO. E’ molto importante
ricordare che
il
Prof. Buonanno verrà a Tradate
da Roma ( insegna Astrofisica all’ Università di Roma) anche per
visitare, nel
pomeriggio, la grande mostra sui pianeti
che, come noto, ha ricevuto il patrocinio
scientifico
ufficiale proprio dalla
Società Astronomica Italiana, di cui è
Presidente.
Poi, alle 21, ci
sarà l’ attesissima conferenza pubblica al Grassi, durante la
quale il Prof.
Buonanno cercherà di rispondere ad una domanda che l’uomo si fa
praticamente da
sempre: che fine
farà l’Universo?
Come noto, negli anni 50 E. Hubble scoprì che tutte le
galassie si
stanno allontanando e che quindi l’Universo si sta espandendo. Questo,
però,
NON è ancora sufficiente per rispondere alla domanda sul futuro dell’ Universo. Quello che bisogna conoscere
è piuttosto il tipo di espansione al quale l’Universo è
sottoposto. Una
espansione troppo rapida o una troppo lenta, per esempio,
non permetterebbe l’esistenza di materia come
quella che osserviamo, inclusa quella di cui siamo fatti noi stessi.
Fino a pochi anni fa i
cosmologi
si erano concentrati a “pesare” l’Universo, convinti che se questo si
fosse
rivelato sufficientemente pesante (ossia
ricco di materia), l’attrazione gravitazionale sarebbe riuscita a
fermarne l’espansione in un futuro
più o meno lontano. Corollario
di questo risultato sarebbe il ritorno dell’ Universo al suo stato
iniziale
prima del Big-Bang, in una (possibile) infinita serie di oscillazioni.
La ricerca di materia ha
però
fornito un risultato inatteso e clamoroso: si è infatti scoperto
che la materia
visibile costituisce non più del 4% di tutto ciò
che esiste
nell’Universo
! Un altro 20% sarebbe
composto da materia oscura, ossia invisibile
e di natura ignota. Soprattutto la
stragrande maggioranza del contenuto dell’Universo sarebbe una
misteriosa “energia oscura”. E’ chiaro che, in questa
situazione, il lavoro dei Cosmologi del 3° millennio è
diventato drammatico,
perché ben il 96% dell’ Universo (Energia oscura + materia
oscura) appare invisibile
ed inconoscibile. In altre parole ci si
chiede quale affidabilità attribuire
a
tutte le teorie cosmologiche attuali, essendo esse basate solo sul quel
4% di
materia che si riesce direttamente a
vedere e studiare. Da qui la nascita di una molteplicità di ipotesi, una più stravagante
dell’altra. Al punto che, se tutto
questo fosse confermato, quella presente sembrerebbe essere l’ ULTIMA epoca cosmica nella
quale è ancora possibile osservare l’Universo stesso !