Gruppo Astronomico Tradatese
Paolo Nespoli a Tradate
CLAMOROSO SUCCESSO DI UN EVENTO STORICO PER TRADATE
Ecco il resoconto della magnifica conferenza che l'astronauta Paolo Nespoli, recentemente tornato da 6 mesi di permanenza sulla stazione spaziale internazionale ISS, ha tenuto a Tradate il 21 novembre 2011.


E’ stata una serata memorabile, sotto ogni punto di vista, che  tutta Tradate ricorderà  per sempre. Il richiamo dell’astronauta Paolo Nespoli, catturato a Tradate dal GAT dopo lunghe trattative con l’ESA (l’ Agenzia Spaziale Europea)  ha attirato al CineTeatro P.GRASSI di Tradate un pubblico davvero strabocchevole ( mai vista così tanta gente al GRASSI !), proveniente da mezza Lombardia. Lui, l’astronauta  italiano più famoso nel mondo, è stato assolutamente all’altezza delle aspettative, deliziando il pubblico con  il racconto  in gran parte inedito  della sua avventura di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale. 

All’ inizio della serata il Sindaco Candiani ha fatto firmare all’ illustre ospite il Libro d’ Oro dei personaggi celebri. Questa la frase  che  Nespoli  ha scritto sul Libro d’ Oro prima della sua firma: Alla  Cittadinanza di Tradate  che risuona, nella Lombardia ed in tutta Italia,  per tutta una serie di cose,  incluso scrutare l’ Universo con attenzione e passione. Grazie per avermi fatto sentire uno di voi !

Per contro  il GAT ha  fatto dono al Comune di una gigantografia ripresa da Nespoli in orbita, sulla quale l’astronauta ha  scritto di suo pugno una dedica al Comune di Tradate (‘Al Comune di Tradate con mille ringraziamenti per la squisita ospitalità’)

Il dott. Giuseppe Palumbo ha offerto a Nespoli, a nome del GAT,  uno splendido regalo ‘filatelico’  con francobolli dedicati a Gagarin e Schiaparelli, accompagnato da una moneta del 1861 (anno dell’ unità d’Italia). Molto apprezzato  da Nespoli anche il dono, da parte di Cesare Guaita, dei suoi  due noti volumi sulla ricerca della vita nel Cosmo.  Su proposta di Paolo Ostinelli, il GAT ha fatto dono a Nespoli un altro graditissimo dono: una copia del DVD relativo alla 9° Ed.  della mostra su L’ Esplorazione del Sistema Solare. 

Subito dopo è iniziato lo show dell’astronauta, con la proiezione sullo schermo gigante del cinema di una lunga serie di immagini di come si vive nella stazione spaziale.”Appena entrato nella Stazione Spaziale mi sono meravigliato nel vedere gli astronauti lì a testa in giù. Ben presto però loro mi hanno fatto capire che ero…io a testa in giù !” 

Sembra che ci voglia almeno un mese per abituarsi alla vita di bordo:”Quando mangiavamo, se non stavamo attenti le posate volavano via; oppure, se tenevamo strette le posate, volavano via le scatolette…”.  Sempre mediamente un mese è necessario al cervello perché  si abitui  a pilotare i movimenti del corpo  in assenza di gravità.  Dal punto di vista fisiologico, lo studio dei meccanismi cerebrali  con cui  viene raggiunto questo adattamento è importante  - ha spiegato Nespoli- per capire  quali sono le azioni migliori  da attuare  nei casi in cui una persona, a terra,  perde  il senso dell’ equilibrio e del movimento a causa di qualche grave danno cerebrale di natura patologica ( è il caso  di chi è colpito da qualche ictus).

Tra i vari esperimenti scientifici,  davvero sorprendenti quelli relativi  ai fluidi  contenuti  in qualche recipiente: “Se una bottiglia  contiene sul fondo una piccola quantità d’acqua, sulla terra appare  quasi vuota, nello spazio appare invece ...piena!” La ragione dell’ apparente  controsenso è fisica: in assenza di gravità  domina sul liquido  la tensione superficiale indotta  dal materiale delle pareti  (la stessa forza che incurva la superficie  dell’acqua  che sale in una cannuccia), quindi  l’acqua  si spalma  lungo tutte le pareti, al posto che rimanere sul fondo.  

Nespoli ha pure parlato del momento  di massima tensione dei suoi sei mesi spaziali: “Mi emoziono difficilmente (se non no farei l’astronauta), ma il mio cuore  è salito fino a 150 battili al minuto, quando ho dovuto afferrare con il braccio meccanico di bordo un cargo di strumentazioni inviatoci dai Giapponesi e del valore di molte decine di milioni di dollari.  Se sbagliavo qualche mossa,  come facevo a dire ai Giapponesi che avevo perso il loro prezioso carico?” 

Dal punto di vista fisico ci ha stupito apprendere che  in orbita  ci sono grossi problemi per la vista: “In assenza di peso i fluidi del corpo comprimono il nervo ottico e la visione si fa così difficoltosa che è indispensabile usare degli occhiali. Tornato a Terra il problema per me è sparito completamente, ma per altri miei colleghi si è trasformato in un  deficit permanente”. 

Ma quello che, forse, ha maggiormente affascinato il pubblico  sono state le meravigliose immagini della Terra  che Nespoli ha ripreso in ogni momento, sia di giorno sia di notte. 

‘Le strutture umane sono quasi impercettibili e dall’ orbita la Terra sembra una meravigliosa oasi azzurra. Quando, però, si fanno osservazioni notturne, tutto cambia’.

Molto bella è stata una sequenza di immagini dell’Europa di notte, con il confronto tra Italia e nazioni limitrofe:  l’Italia appare  completamente ‘rovinata dall’ inquinamento luminoso. Altre nazioni, anche più sviluppate dell’ Italia, come Germania, Svizzera, Francia, mostrano un tasso di illuminazione incredibilmente più modesto ed accettabile. Ineguagliabile è stata un’immagine notturna delle due  Coree: la parte Sud è super-illuminata come l’ Italia,  la parte Nord è praticamente priva di luci….  Abbastanza shoccante anche un’immagine notturna della baia di Napoli: c’è una luminosità elevatissima ovunque ma, proprio al centro di questa urbanizzazione feroce, c’è una zona completamente scura: è il Vesuvio che, in questa prospettiva, appare davvero come il vulcano più pericoloso al mondo.

L’ Ing. Nespoli  ha parlato anche del momento più traumatico e drammatico della sua missione: “Il momento più terribile, per me, è stato quello  dell’atterraggio nelle steppe del Kazakistan, a bordo della navicella russa Soyuz. Non avrei mai immaginato che quello che i Russi definiscono ‘atterraggio morbido’, è in realtà equivalente  all’impatto di una 500 contro un Tir, con noi che eravamo nella 500 !”. 

La  lunga serata si è completata  per Nespoli con una incredibile fatica supplementare: quella di  dover firmare centinaia e centinaia di autografi, in una immensa fiumana che si è esaurita solo dopo  mezzanotte.  Nonostante che l’ astronauta fosse molto stanco (era arrivato dall’ America solo poche ore prima), è stato di una pazienza e di una gentilezza  squisite, mostrando di essere un grande personaggio non solo  nello spazio ma anche  sulla Terra: di questo il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese e  la città di Tradate gli saranno sempre grati.  


Tutta la conferenza in video
a cura di Marco Arcani



Video intervista a Paolo Nespoli
a cura di VideoVarese


Video intervista a Cesare Guaita
a cura di VideoVarese


Fotografie della serata
a cura di Marco Arcani, Lorenzo Comolli, Lorenzo Fabbro e Sergio Zecchin  -  clicca sulle immagini per l'hires



Altro materiale

Vedi anche il materiale informativo che il GAT aveva preparato per la conferenza.




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