È
decollato
Mercoledì 11 Gennaio alle 9,35 da Sant’Antonino (Svizzera, 20 km da Lugano
verso Bellinzona) il volo celebrativo e scientifico in pallone
aerostatico con cui il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese ha
voluto rievocare l’analoga impresa compiuta 100 anni fa da
Victor Hess, che gli permise di scoprire i raggi cosmici e di
guadagnarsi per questo il premio Nobel nel 1936. Un folto pubblico
di curiosi si è radunato ai bordi del grande piazzale
erboso scelto dall’organizzazione per il lancio.
Dopo due anni di preparativi e oltre due mesi di attesa che
le condizioni metereologi che fossero favorevoli, finalmente
Mercoledì 11 Gennaio si è presentata una giornata
straordinariamente favorevole per la nitidezza del cielo, per
l’assenza di forti venti i quota e per una temperatura in quota
sopportabile ( ‘solo’ -25°C). La ditta Ballon Team di Lugano, con
estrema professionalità e competenza, ha messo a disposizione per
questa straordinaria esperienza scientifica e
documentaristica non uno ma due palloni aerostatici.
In una prima mongolfiera di grandi dimensioni capace
di ospitare ben 14 persone, si sono sistemati per il GAT Marco
Arcani ed Antonio Paganoni con alcuni sofisticati rivelatori di
particelle cosmiche ( ovvero raggi cosmici) progettati in toto da Marco
Arcani nei due anni precedenti. L’idea era quella di
verificare ( come fece Hess 100 anni fa) con misure quantitative
l’ aumento della quantità dei raggi cosmici con l’
altezza, arrivando almeno fino a 6000 metri.
Assieme ai due studiosi del GAT hanno voluto prender posto sulla
grande mongolfiera anche i rappresentati delle principali
televisioni nazionali ( Giovanni Marci e Mauro Boscarato per la
Svizzera, Roberto Tojan per la RAI, Luigi Bignami per Mediaset,
oltre a Sky con un ponte diretto via satellite): questo per
seguire da vicino l’andamento delle misure scientifiche. In una
seconda mongolfiera di minori dimensioni, pilotata dal Sig. Merz
(titolare della Ballon Team) hanno invece preso posto altri operatori
televisivi con il compito di filmare da vicino le evoluzioni del
pallone principale.
E’ stata un’idea vincente perché , grazie anche alla splendida
giornata di sole, sono state ottenute immagini e filmati di
incredibile bellezza e suggestione: nei prossimi giorni le televisioni
manderanno in onda questi filmati , mentre il GAT ha già
programmato una imperdibile serata sulla missione Vhanessa
per lunedì 19 Marzo al GRASSI. La mongolfiera di Marco Arcani ad
Antonio Paganoni è salita ad una velocità di
180 metri al minuto, facendo (per effettuare misure della
radiazione cosmica) soste di circa 5 minuti ogni 1000 metri fino a
3000 metri e da lì soste ogni 500 metri. A 2000
metri la temperatura era di circa -10°C, ma è poi
progressivamente scesa fino a -25°C alle quote più alte.
Attorno a 4'500 metri tutti i membri della spedizione VHANESSA
hanno dovuto indossare le maschere d’ossigeno, resosi necessario
per il duro lavoro di bordo sia da parte di chi si occupava di scienza
sia da parte di chi si occupava di riprese televisive. L’apice a 6'000
metri è stato raggiunto sopra Melide dopo circa 2 ore di volo
.Qui è cominciatala fase di discesa, durata circa un’ora e
sospinta da una leggera brezza spirante da Nord: come risultato
l’atterraggio è avvenuto a distanza notevole dal punto di
partenza, precisamente in un campo dalle parti di Senna
Comasco (non lontano da Cantù), dove grande è stato lo
stupore della popolazione nel vedere l’arrivo di un oggetto
tanto gigantesco e pittoresco.
Dal punto di vista scientifico la spedizione è stata un
grande successo e di questo gli studiosi del GAT sono giustamente
orgogliosi ed entusiasti. Tutti gli strumenti hanno funzionato
talmente bene che si possono già trarre alcune conclusioni
preliminari. Per esempio si è visto che le particelle
cosmiche hanno cominciato ad aumentare a partire da 3000 metri,
diventando 5 volte più numerose nella loro
globalità alla massima quota di 6000 metri. Per
contro i muoni, le uniche particelle che si riescono a rivelare al
suolo, si sono almeno raddoppiati alla massima quota. Si tratta di dati
scientifici importanti che verranno elaborati statisticamente nelle
prossime settimane e probabilmente presentati in Agosto in
Germania ad un Congresso mondiale sui raggi cosmici organizzato appunto
in memoria del centenario di Victor Hess.
Leggi anche questo documento preparato prima del volo, con tutti i dettagli della missione.
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