Nel 1953, esattamente
cinquanta anni fa, veniva distribuito il film "La Guerra dei Mondi" (The
War of the Worlds, USA, 1953), diretto da Byron Haskin e prodotto da George
Pal. Nella "grande notte" degli Oscar, il 25 marzo 1954, il film venne
premiato con l'Oscar per gli "effetti speciali". Considerato una pietra
miliare del cinema di fantascienza, "La Guerra dei Mondi" è stato
tratto dal romanzo omonimo scritto da Herbert George Wells (1866-1946)
e pubblicato a Londra nel 1898.
La pellicola inizia con una voce fuori campo che ricorda le due guerre
mondiali: la prima ha coinvolto varie nazioni e la seconda ha coinvolto
i continenti. Questa premessa è necessaria per giungere ad una guerra
che va al di là dei continenti, poiché questa volta è
una guerra tra mondi!
La storia del film è ambientata negli Stati Uniti della metà
del XX secolo; sempre la voce fuori campo narra che l'attività umana
è osservata attentamente dagli abitanti di Marte. Il Pianeta Rosso
è diventato inospitale e i marziani avendo escluso dal loro interesse
tutti gli altri pianeti del sistema solare, a causa delle proibitive condizioni
ivi esistenti, decidono di stabilirsi sulla Terra. Si tratta di un caso
di "emigrazione spaziale" che si realizza con una violenta invasione.
Nel periodo in cui la Terra è più vicina all'orbita di
Marte, qualcosa precipita come una stella cadente nei pressi di una piccola
città della California. La "cosa" che è precipitata sulla
Terra si svita e ne fuoriesce quello che sembra essere un "serpente meccanico",
dalla cui testa parte un raggio di calore che incenerisce tutto ciò
che colpisce. Quando si comprende che la situazione è grave e che
non basta la polizia, si provvede a far intervenire i primi soldati. Nel
frattempo cade, sempre nei pressi della piccola città una seconda
"meteora" simile alla prima. Altre ne vengono segnalate in diverse parti
del mondo. Sempre nei pressi della piccola città californiana giungono
altri soldati e carri armati, e viene posizionata l'artiglieria. Si organizza
un "Quartiere Generale Militare delle Operazioni" dove ci sono proprio
tutti: dallo scienziato ai militari, dal reverendo al giornalista. Altre
"meteore" cadono ancora sulla Terra. I luoghi dove cadono non sono a caso,
ma seguono un preciso piano stabilito; non appena gli alieni entrano in
azione seminano distruzione e morte. Dal "Quartier Generale Militare" parte
l'attacco militare che risulta, però, inefficace. I soldati si ritirano,
anche perché accusano numerose perdite: il raggio di calore non
offre alcuna via di scampo. Neanche l'aviazione riesce con le bombe a frenare
le "macchine volanti aliene", poiché sono protette da un campo di
forza magnetico. Si cerca di coordinare a livello mondiale le difese, ma
la disfatta è completa. Sulla Terra le comunicazioni sono interrotte.
Dappertutto vi è morte e distruzione. Si decide così di utilizzare
la bomba atomica più potente per fermare i marziani e le loro "macchine
volanti". La bomba atomica esplode, ma non sortisce alcun effetto sugli
alieni. All'uomo non resta che la difesa ad oltranza. I piani di evacuazione
si risolvono in paurose scene di fuga, di violenza e di panico. Los Angeles
è invasa dai marziani. Quasi tutto ormai è distrutto e i
sopravvissuti sono riuniti in una chiesa a pregare per un miracolo; gli
alieni non rispettano nulla e la stessa chiesa viene attaccata da una "macchina
volante". Nella "casa di Dio" è il terrore! Improvvisamente, però,
la "macchina volante" precipita. Anche altre "macchine volanti" precipitano;
i marziani muoiono. Il miracolo implorato si è verificato! Cosa
è successo? I marziani - spiega ancora la voce fuori campo - non
sono riusciti a resistere ai batteri che infestano la nostra atmosfera,
ai germi a noi non nocivi ma che a loro sono risultati mortali. I marziani
sono stati uccisi dagli esseri più microscopici che Dio provvidenzialmente
ha creato. Il film si conclude con questo pensiero rivolto a Dio e alla
sua misericordiosa provvidenza.
La recitazione nel film è diversa da quella a cui siamo abituati
oggi, e così anche la sceneggiatura e gli effetti speciali. Il ritmo
del film oggi risulta lento, ma per il 1953 deve essere stato un film spettacolare,
soprattutto con quelle indimenticabili e inquietanti "macchine aliene"
a forma di cigno.
Il film, come abbiamo già detto, è tratto dal romanzo
"La Guerra dei Mondi" di H.G. Wells. La storia di Wells è ambientata
nell'Inghilterra della fine del XIX secolo e racconta l'invasione di Londra
e delle zone limitrofe da parte degli abitanti del pianeta Marte. Nel romanzo,
durante l'invasione aliena, l'uomo avverte un senso di totale e completa
detronizzazione: non è più l'essere dominante; ora è
dominato da un'altra intelligenza, è una preda. Ciò che colpisce
il lettore è la presa di coscienza dell'uomo che avverte di essere
impotente davanti a cose più grandi e che è consapevole che
tutto sta per finire, senza alcuna via di scampo. Il senso di orrore, misto
a quello di smarrimento è enorme.
Prima del cinema, il romanzo di Wells era stato anche il soggetto di
un adattamento radiofonico, realizzato da un quasi omonimo del romanziere,
George Orson Welles. Quest'ultimo dal settembre del 1938 dirigeva negli
Stati Uniti un programma radiofonico; una volta alla settimana veniva mandato
in onda un classico letterario opportunamente ridotto e sceneggiato; il
30 ottobre 1938 fu la volta de "La Guerra dei Mondi", dal romanzo di H.G.
Wells. Quel giorno si verificò qualcosa che non aveva precedenti
nella storia della radio: una finzione si trasformò in un incubo
reale. L'adattamento del romanzo, ambientato nel New Jersey, prevedeva
notizie in tempo reale di un'invasione aliena; queste notizie erano opportunamente
alternate a motivi musicali. Molti Americani, soprattutto coloro che si
erano sintonizzati su quel canale a programma iniziato, credettero che
i marziani fossero realmente giunti nel New Jersey e che stessero invadendo
il nostro pianeta. La gente, spaventata e terrorizzata, si riversò
per le strade in preda al panico! La notorietà conseguita con "La
Guerra dei Mondi" aprì le porte di Hollywood a Orson Welles che
da quel momento intraprese una strabiliante carriera di attore e regista.
Nel corso della vita del geniale regista vi è un episodio che merita
di essere citato: quando si sparse la notizia che i Giapponesi avevano
attaccato Pearl Harbor, gli Americani pensarono ad un altro "scherzo" di
Orson Welles: quella volta l'attacco nemico fu reale, come reale fu tutta
la seconda Guerra Mondiale e reali furono anche le bombe atomiche di Hiroshima
e Nagasaki; per quei tragici eventi Orson Welles non ebbe alcuna responsabilità,
come non la ebbero i marziani!
Orson Wells
Locandine
Immagini tratte dal film