Veduta aerea del cratere; in sovraimpressione con
la linea continua vi è la probabile traiettoria di arrivo del meteorite (1), la linea
tratteggiata indica il luogo dove si allenavano gli astronauti (2) e con il (3) si evidenziano
gli affioramenti di arenaria di Coconino, lo strato più vecchio dell'altopiano, portato
in superficie dall'impatto. Il (4) indica la posizione del museo. Immagine più grande: 32K |
Il Meteor Crater si trova in Arizona (USA) nella posizione indicata dalla freccia.
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Panoramica del Meteor Crater visto dalla piattaforma posta all'uscita del museo. Si
tratta di uno tra i più grandi crateri esplosivi da impatto, è stato il primo a essere identificato
come tale, ed è sicuramente il meglio conservato.
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Nel disegno viene schematizzata la struttura del terreno del Meteor Crater: lo strato più
basso e più vecchio, formatosi nell' età Permiana circa 260 milioni di anni fa, è composto
da arenaria di Coconino, ha un colore grigio-biancastro ed è spesso circa 220m. Con uno spessore
di circa 1,5m è il primo testimone della presenza in quest' area dell' oceano; quest' ultimo,
250 milioni di anni fa, lasciava un deposito color crema molto più consistente composto da
calcare (fossili marini) e dolomite con uno spessore di circa 80m, chiamato calcare di Kaibab.
L'ultimo strato è formato da arenaria di Moenkopi che risale al periodo Triassico, ha un colore
rossiccio-marrone e nella parte superiore si trova anche un sottile strato di sedimenti sabbiosi.
Il fondo del cratere è riempito con strati recenti di tipo alluvionale.
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Le conseguenze dell'impatto dipendono dalle caratteristiche del meteorite e del luogo dove
colpisce il suolo; con velocità comprese tra i 350 e i 700 km/h si produce una cavità fino
a 15.000 km/h si avrà la frantumazione del meteorite e del terreno. Naturalmente gli effetti
cambiano a seconda della natura del terreno stesso (un impatto in un campo arato produce effetti
diversi rispetto a uno in acqua o su roccia); con masse superiori alle 10t, che risultano
poco frenate dall' attrito, la quantità d'energia è tale da produrre all'impatto un cratere,
con istantanea disintegrazione della meteorite stessa. Tale fenomeno viene schematizzato nel
grafico; il tempo trascorso da A a F è di pochi secondi.
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