Test montatura alla
tedesca Gemini G-41 a cura di Roberto
Porta (luglio 2002)
Visione di insieme della montatura Gemini 41
con treppiede e strumentazione del test
Premessa.
Sono riuscito
a testare, sebbene senza ottenere rilevamenti strumentali, una montatura
di alta classe, la Gemini 41 importata e commercializzata da Europixel.
Tanto
per iniziare le “presentazioni”, la G41 è una montatura alla tedesca
che pesa 21 Kg, che può portare 35 Kg di strumentazione e altrettanti
in contrappesi…
Aspetto
esterno:
L’aspetto
è imponente, nonostante tutte le componenti della montatura offrano
una certa compattezza dell’insieme; il colore beige chiaro contribuisce
a farla apparire più grande.
Balzano
all’occhio i “carters” di contenimento delle corone di trascinamento che
sono decisamente grandi, i motori esterni e una camionesca barra di contrappeso.
La montatura
non ha cerchi graduati analogici nè movimenti fini manuali.
Il treppiede
(modello GHS150) consta principalmente di una colonna centrale, dalla quale
si divaricano le 3 gambe; il tutto è molto robusto, viene dato per
125 Kg di carico e se solo fosse verde militare potrebbe passare per un
mortaio di grosso calibro…
Tutti
i componenti verniciati sono eccellentemente rifiniti e lasciano trasparire
robustezza da tutti i pori, dalla lucidissima verniciatura a forno della
montatura alla rugosa tinta color canna di fucile del treppiede.
All’estremità
dell’asse di declinazione troviamo la piastra di carico, le sue dimensioni
sono più che sufficienti a far intuire le capacità di questa
montatura!
La parte
elettrica/elettronica è decisamente sobria, si tratta della ben
nota FS2 (di costruzione tedesca); una centralina, 2 motori, una handbox
e pochissimi cavi, all’insegna della semplicità e dell’efficienza.
L’asse
polare incorpora un cannocchiale 12x30 di stazionamento, su richiesta è
disponibile un modello dotato di illuminazione autonoma.
Parlando
di tecnica
Come preaccennato
la G41 vanta una capacità di carico decisamente elevata; 70Kg totali
(strumentazione + contrappesi). La montatura pesa 21 Kg, il treppiede pesa
all'incirca 16 Kg, i contrappesi di serie sono in acciaio C40 verniciati
a forno e pesano 10Kg l’uno.
Questo
è possibile grazie a materiali di prim’ordine, oltre che al surdimensionamento
di molte parti; si va dai 50mm di diametro degli assi in acciaio, ai 210mm
di diametro delle corone, queste ultime da 432 denti realizzate in ottone,
alle numerose parti realizzate in alluminio ricavate da lavorazione, alla
testa equatoriale in acciaio.
La parte
elettronica non è da meno; la FS2 è un valido sistema di
controllo che garantisce funzioni come il PEC, il GO-TO (4000 oggetti),
la possibilità di interfaccia con autoguida CCD e la possibilità
di interfaccia con un personal computer.
Le velocità
gestibili dall'utente vanno da 0,25x a 600x
Il
montaggio
Sinceramente,
visti pesi e dimensioni in gioco, me lo immaginavo decisamente più
laborioso.
Si inizia
dal treppiede che non ha parti staccate; si agisce su 3 pomelli disposti
sui divaricatori delle gambe per preselezionare ampiezza e altezza (da
115 a 150 cm) e lo si piazza, avendo cura di posizionare il perno della
regolazione fine dell’azimuth verso Sud.
Poi è
il turno della montatura; l’unica cosa relativamente impegnativa è
il sollevamento di 21 chili e il posizionamento sul treppiede avendo cura
di centrare i 2 perni (quello centrale e quello dove agiscono le 2 viti
di regolazione fine dell’azimuth). Una volta montate le 3 viti di bloccaggio
la montatura è installata!
La barra
del contrappeso si monta in un lampo e dopo aver rimosso il blocco si installano
i contrappesi.
Il sistema
di controllo FS2 prevede solo il collegamento con i motori, i 2 connettori
sono di facile installazione.
Dulcis
in fundo si installerà la strumentazione ottica e, dopo l’allineamento
col Polo, il tutto sarà pronto all’uso.
IL TEST
Carichi:
Per testare
la bontà meccanica della montatura possiamo dire che l’abbiamo caricata
con tutto ciò che era a nostra disposizione, facciamo un po’ un
elenco:
Un Meade
SCT 8” f/10 sostenuto da 2 anelli da 50mmm di spessore e doppia piastra
di irrigidimento, un Pentax 75 SDHF su montatura disassabile, 2 cercatori
(un 9x60 illuminato e un 6x30), oculari e accessori vari per un totale
in peso di oltre 20 chili.
Oltre
al contrappeso originale ne è stato aggiunto un altro, prelevato
da una montatura Meade LXD600.
Il
sistema FS2
E’ sufficiente
una batteria da 12V oppure un buon alimentatore da rete per dare vita all’FS2.
L’FS2
è un monumento alla semplicità: 4 tasti (N, S, W, E) più
un tasto di “Shift/Mode” sulla sinistra della pulsantiera.
Una volta
acceso il sistema, si punta un oggetto che sia contenuto nella sua libreria
oggetti (tutte le stelle fino a mag. +2, gli oggetti Messier e un certo
numero di oggetto NGC e IC) che in assoluto non è completissima
(basti pensare a cosa contiene quella dei Meade LX200…) ma è più
che sufficiente a questo scopo.
Una volta
puntato l’oggetto in questione si accede ai menù con il tasto di
sinistra fino a selezionare “reference object”, dopodiché di “smanetta”
fino a selezionare l’oggetto puntato; dato l’enter con uno dei 4 tasti
appariranno sul display le sue coordinate e da quell’esatto momento l’FS2
è pronto all’uso.
Quando
si utilizzano i movimenti in velocità sleeve (600x) il rumore dei
motori è molto gradevole; al momento dello spunto non viene erogata
subito la massima corrente e questo fa si che i motori si esibiscano in
una vera e propria accelerazione, dal sibilo pieno ed esaltante, oltre
che piacevolmente contenuto.
Certo
la velocità di GO-TO in assoluto non è elevata, si pensi
che corrisponde alla minima impostabile sui Meade LX200 (2,5° al secondo).
Singolare
infine la funzione “spiral”; se l’oggetto cercato non si trova nel campo
del telescopio ma nelle sue immediate vicinanze, tale funzione riproduce
un movimento a spirale e qualora l’oggetto entrasse nel campo sarà
cura dell’osservatore “stoppare” il movimento premendo uno qualsiasi dei
4 tasti.
Puntamento
Sono stati
puntati una ventina di oggetti tra stelle e oggetti Messier, sia con l’impostazione
delle coordinate che mediante selezione diretta dalla libreria interna.
Tutti
gli oggetti facevano regolarmente capolino nel campo del Panoptic 22 (all’incirca
0,75°); solo quando si siamo dati alla ricerca di qualche stella doppia
(ad ingrandimenti decisamente poco ortodossi!) l’oggetto incriminato capitava
poco fuori dal campo; è comunque una prestazione più che
lusinghiera.
Inseguimento
E’ stato
in ordine cronologico il primo dei test, durante la pratica del metodo
di Bigourdan per la verifica del corretto allineamento polare; in 5 minuti
la stella inquadrata non si è mai spostata dal minuscolo quadratino
del reticolo illuminato dell’oculare da 9mm, ben oltre 200x.
Certo
dei rilevamenti strumentali sarebbero preferibili ma già ad occhio
ha offerto una prestazione eccellente.
Vibrazioni
I soliti
colpi all’estremità del tubo dello strumento principale hanno prodotto
dei movimenti ondulatori che si estinguevano in meno di un secondo e mezzo!
Con oltre 20 Kg di carico strumentale.
Conclusioni
Abbiamo
a che vedere con una montatura ad altissimo livello, che pertanto si colloca
in una fascia decisamente alta nell’ambito della componentistica astronomica
amatoriale.
Il prezzo
in assoluto è elevato ma se dovessimo paragonare le quotazioni della
Gemini 41 con montature di pari livello e portata strumentale (ad esempio
Astro-Physics 900GTO, Parallax 150, Takahashi NJP) la concorrenza viene
assolutamente spiazzata, per cui qualora siate astrofili evoluti con una
certa disponibilità economica da riservare alla strumentazione,
credo che questa montatura si meriti proprio la pole-position tra le potenziali
candidate.
Caratteristiche
tecniche
Capacità
di carico strumentale
35
Kg max.
Capacità
di carico contrappesi
35
Kg max.
Peso
montatura
21
Kg
Cannocchiale
polare
Di
serie 12x30, compatibile con entrambi gli emisferi.
Modello
illuminato ozionale
Errore periodico
±5" massimo, rilevati ±3,5"
Diametro
assi
50
mm
Rettilineità
assi
±10”
Motorizzazione
Di
serie FS2, motori passo-passo
MCMT
opzionale
Velocità
disponibili
0.25x
(minima), 600x (massima)
Velocità
preselezionate
Siderale,
solare, lunare, Comet
Diametro
asta contrappesi
30mm,
smontabile
Frizioni
Su
entrambi gli assi, con coppia regolabile
Viteria
Acciaio
INOX
Piastra
postastrumenti
Di
serie, in alluminio
Corone
AR/Decl
In
ottone, diametro 217mm, 432 denti, passo 1,58mm
Viti
senza fine
In
acciaio lappato, diametro 25mm
Installazione
a gioco zero
Max.
assialità viti senza fine
<0.01mm
Treppiede
Acciaio
verniciato a forno
Altezza
1.15m
(minima), 1.50m (massima)
Ingombro
a terra
Triangolo
base 0.93m, max. 1.07m
Peso
treppiede
16
Kg
Portata
treppiede
125
Kg max.
Prezzi
(07/2002)
Montatura
Gemini 41 completa di motorizzazione e controller FS2
Euro
5625
Treppiede
GHS150
Euro
750
Cannocchiale
polare illuminato
Euro
335
Piastra
Q-Lock
Euro
290
Coppia
contrappesi 200x41mm
Peso
10Kg cad.
Euro
120
Pacchetto
standard (montatura + FS2 + cannocchiale polare standard + 2 contrappesi
da 10Kg verniciati a forno + treppiede)
Euro
6300
Importatore
per ltalia
Europixel
System, Sozzago (NO)
ALBUM
FOTOGRAFICO
Vista
frontale della Gemini 41; in evidenza il foro per il cannocchiale polare
e il grosso carter della corona in AR
Vista
inferiore: si nota una delle manopole di sollevamento e la regolazione
fine di latitudine
Visione
ravvicinata della testa equatoriale con in primo piano la scala di latitudine
e il cannocchiale polare;