SPECIALE SOLE NERO

Le immagini dell'eclisse dell' 11 agosto 1999!
Riprese da Lorenzo Comolli

Hungary 1999
Lago Balaton - Località Ocs (vicino a Balatonfured)

Queste sono alcune delle immagini dell'Eclisse Totale di Sole verificatasi a mezzogiorno dell'11 agosto scorso.


L'ingresso della Luna
Per vedere altre immagini dell'ingresso della Luna sul disco solare, CLICCA QUI.

Numero immagini: 13

Pellicola Kodak Gold 25 ASA, telescopio da 80mm f/5 con duplicatore di focale, quindi 800mm di focale a f/10, posa di 1/15 di secondo.


La Totalità
Per vedere altre immagini della fase di Totalità, CLICCA QUI.

Numero immagini: 17

Pellicola Kodak Gold 100 ASA, telescopio da 80mm f/5 con duplicatore di focale, quindi 800mm di focale a f/10.



Elaborazioni della Corona

Clicca sull'immagine per una versione più grande

Questa elaborazione rende al meglio quello che si può osservare con un binocolo: la corona è visibile dal centro fino ai bordi con tutte le sfilacciature finissime, le protuberanze sono di color rosso intensissimo.

L'immagine è stata ottenuta come segue:

  • somma di 12 singole immagini, con pose di 3s, 1s, 1/2, 1/4, 1/8, 1/15, 1/30, 1/60, 1/125, 1/250, 1/500, 1/1000 (acquisite con uno scanner per negativi a 2700dpi). La somma è stata eseguita sia in Photoshop 5.0 (8 bit per ogni canale RGB) che in Qmips v1.8 (16 bit in b/n);
  • elaborazione con gradiente rotazionale dell'immagine sommata con Qmips: sono state ottenute due immagini, con angoli di rotazione di 1,5 e 10 gradi;
  • Le tre immagini sono poi state sommate con PS in percentuali diverse per ottenere il risultato qui a lato, utilizzando la funzione "sovrapponi" dei livelli di PS;
  • sovrapposizione delle protuberanze.
Nota: la corona esterna non è visibile a causa del sottile velo nuvoloso che ha filtrato la luce.
Altra elaborazione della corona, che mette in risalto solo i dettagli coronarici più grandi. E' stata ottenuta in maniera simile alla precedente:
  • somma di 11 immagini con pose da 3 secondi a 1/500 s effettuata con Qmips v1.8;
  • tre elaborazioni con gradiente rotazionale da 2.5, 5 e 7.5 gradi, poi sommate assieme;
  • unione in Photoshop 5 dell'immagine gradiente e della somma, tramite la funzione "moltiplica" dei livelli;
  • visualizzazione in falsi colori (azzurro);
  • sovrapposizione delle protuberanze rosse.

Quadro generale
Tutte le immagini sono state raggruppate in un'unica immagine che permette con un colpo d'occhio di ammirare tutta la durata dell'eclisse.

Per scaricare l'immagine ad alta risoluzione, clicca sull'immagine.

Unendo solo 12 immagini si ottiene un minor effetto visivo, ma è visibile una maggiore quantità di dettagli.

Per scaricare l'immagine ad alta risoluzione, clicca sull'immagine.



Filmati
Per vedere il filmato dell'intera eclisse,
CLICCA QUI (460 Kb, formato AVI Div-X)

N° immagini nel filmato: 42

(se non hai i driver divX per la visione del filmato scaricali da qui)



L'uscita della Luna
Per vedere altre immagini dell'uscita della Luna sul disco solare, CLICCA QUI.

Numero immagini: 12

Pellicola Kodak Gold 25 ASA, telescopio da 80mm f/5 con duplicatore di focale, quindi 800mm di focale a f/10, posa di 1/15 di secondo.



La sequenza
Un'unica immagine per descrivere un fenomeno che dura quasi 3 ore: questa è la sequenza, che ritrae il Sole e la Luna a intervalli di 5 minuti. La fase di uscita non è visibile tutta perchè le nuvole ne hanno impedito in parte la ripresa.

Pellicola Kodak Gold 25 ASA, obiettivo 50mm.

Clicca sull'immagine per la versione ad alta risoluzione.

Zoom del centro dell'immagine precedente.


Immagini del paesaggio
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Numero immagini: 7

Pellicola Kodak Gold 25 ASA, obiettivo 50mm.



Dati della Temperatura
Per tutta la durata dell'eclisse, e anche oltre, ho misurato la temperatura ogni quarto d'ora con un termometro ad alcool tenuto in ombra e posto a circa 1 metro dal suolo. La precisione stimata di questo strumento su aggira sul mezzo grado.

Il risultato è stato un abbassamento della temperatura di ben 7°C!

Per scaricare il grafico a piena risoluzione, CLICCA QUI.
 

Ogni commento su queste immagini è gradito, scrivi a Lorenzo Comolli: comolli@libero.it.
 


Il giorno più lungo...

Attori: Alberto Brunati, Massimo Brunati (non sono fratelli...), Lorenzo Comolli, Piercarlo Cremona, Oscar Maffini.

Ore 6.00, albergo Manuela, Balatonfured: la sveglia suona, ma era già da qualche minuto che ero sveglio. Ora posso aprire le tende della camera e vedere come si prospetta la giornata tanto attesa: il cielo è di un colore marrone uniforme, non capisco se sia sereno oppure coperto, ogni dubbio viene dissipato appena apro la finestra e sento un monotono rumore di pioggia. A questo punto la tristezza regna sovrana e si fanno avanti idee pessimistiche tipo partire subito per tornare in Italia.
Ore 6.30: io e Alberto andiamo a sentire il parere dei nostri amici nella camera a fianco. Sono molto stanchi e propongono di tornare a dormire... ma la proposta viene subito bocciata!
Ore 7.00: colazione, facciamo scorta di panini e prosciutto, ottimisti che la giornata possa cambiare. E infatti un raggio di Sole entra nella stanza, mentre fuori piove ancora. Usciamo a vedere e notiamo che le nuvole si stanno aprendo, una grande macchia di azzurro sta cominciando a diffondersi da Sud!
Ore 7.30, casa di Alessandro e amici: andiamo a sentire il parere di altri tre amici astrofili con cui eravamo d'accordo di osservare l'eclisse. Arrivati a casa loro gli facciamo notare il sereno all'orizzonte e ci accordiamo per trovarci in un prato a 20km circa da Balatonfured, già visitato nei giorni precedenti.
Ore 8.00: partiamo in 4, mentre Oscar rimane in albergo a dormire, Massimo e Piercarlo sarebbero tornati a prenderlo più tardi, mentre io e Alberto montavamo gli strumenti.
Ore 8.30, prato nelle vicinanze di Ocs: comincio a montare il telescopio, un rifrattore "corto" da 80mm f/5, con duplicatore di focale (ottengo 800mm), dopo un'ora sono già pronto e scatto la prima foto al Sole, ancora fuori eclisse. Unico inconveniente è il vento da Ovest, che si è fatto molto forte, temo per i cavalletti che potrebbero essere fatti cadere.
Il prato comincia piano piano a pololarsi di telescopi e cavalletti, troviamo persino degli astrofili italiani, di Bergamo e di Biella, uno dei quali viene riconosciuto da un nostro amico! E' incredibilile, si fanno più di 1000 chilometri e ci si incontra in un anonimo e sperduto prato dell'Ungheria!!!
Ore 11.26: primo contatto: cominciano gli scatti frenetici per cercare di riprendere il primo attimo. Da qui in poi i ricordi sono confusi, sono tutto concentrato sull'eclisse e continuo a ripassare le cose che devo fare in Totalità. Preparo anche il binocolo, e questo si renderà molto utile! Tra fotografie ogni 5 minuti (sequenza), ogni 10 (riprese al telescopio), rilevazioni di temperatura (meno male che Massimo mi ricordava sempre quando farle!), fotografie al paesaggio e alle ombre proiettate dagli alberi, mi rimaneva pochissimo tempo per andare a "curiosare" tra i telescopi degli amici. In tutto il periodo dell'entrata è passata solo una nuvoletta, il che fa ben sperare per i fatidici 2 minuti e 22 secondi.
Ore 12.40: mancano meno di dieci minuti, siamo tutti in trepida attesa, indaffarati a cambiare le pellicole. Abbiamo anche il tempo di notare un fatto molto strano: il vento è cessato completamente! Molto strano perchè di solito avviene il contrario, ma forse è spiegabile con il fatto che il vento dell'eclisse aveva controbilanciato quello naturale. Altro fatto notevole è il silenzio in cui ci accorgiamo di trovarci: fino a poco prima i grilli cantavano, ora non più, segno che anche loro si sono accorti che qualcosa sta per succedere. Purtroppo notiamo anche un'altra cosa: un velo di nuvole a pecorelle sta coprendo il Sole e non lascia nessuno scampo per la Totalità. Peccato!
Ore 12.48:i veli ci sono ancora ma per fortuna sono trasparenti, decidiamo tutti di eseguire il nostro programma fotografico inalterato. Guardiamo a Ovest e vediamo che l'orizzonte diventa gradualmente più scuro, le nuvole basse diventano nere e l'orizzonte arancione. Sbadatamente guardo il Sole senza filtri, ma la luce è ormai pochissima, mancano pochi secondi... vedo già la corona prima dell'inizio dell'eclisse! Allora tolgo il filtro e comincio a scattare, riprendo l'anello di diamante, poi i grani di Baily e infine la corona. Tra uno scatto e l'altro sbircio in alto, noto un puntino luminosissimo tra i veli, è Venere! Per una frazione di secondo cerco Mercurio alla destra del Sole, ma non lo vedo, probabilmente è indebolito da un velo più spesso. L'orizzonte è tutto arancione, a 360°. Il cielo è di color azzurro intenso, come mezz'ora dopo il tramonto quando incominciano a vedersi le stelle più luminose.
Dopo 17 scatti passo alla sequenza e faccio la posa senza filtri. Ma mi accorgo di aver dimenticato il diaframma su f/16, invece di f/5,6 come programmato; immediatamente decido di prolungare l'esposizione per 10 secondi, invece dei 2 programmati. La corona sarebbe venuta comunque meno luminosa. Ma non tutto viene per nuocere, infatti dopo lo sviluppo ho scoperto che in questo modo sulla sequenza non sono visibili le nuvole della Totalità!
Ma il tempo è poco, devo subito tornare a fotografare col telescopio. Comincio la sequenza al contrario, ma a un certo punto la pellicola non gira più!!!! Resto sbalordito, riprovo continuamente (dopo lo sviluppo ho notato che uno degli ultimi buchini della pellicola è rotto, segno che ho sforzato parecchio la macchina fotografica!), poi guardo il contascatti e leggo 24. Non è possibile, avevo inserito una pellicola da 24 pose invece che da 36! Un errore del genere non me lo sarei mai aspettato! Mi sembra che siano passate decine di secondi dall'inceppatura, invece, controllando su un filmato, il tutto è durato circa 1 secondo! E' proprio vero che in quei momenti si perde la cognizione del tempo!
A questo punto ricordo le raccomandazioni degli esperti osservatori di Eclissi: se qualcosa va storto, bisogna mollare tutto e godersi lo spettacolo coi propri occhi! Mai nessun consiglio è stato più utile: mi precipito al binocolo che avevo preparato senza molta convinzione. Osservo circa per 30 secondi, a mio parere interminabili, è visibile la Corona, piena di filamenti, ma contemporaneamente le protuberanze: sono tantissime e non ho la freddezza di contarle, rimango estasiato nell'osservarle. Poi un lampo di luce, la Totalità è finita!
Ora gli aggettivi si sprecano, si urlano parole come "meravigliosa", "fantastica", "indimenticabile", "indescrivibile", poi si fa il punto sul lavoro svolto, pare che a tutti sia andato tutto bene. Solo io ho avuto un problema, la pellicola, ma anche questo è uno di quei mali che non vengono per nuocere: infatti poi mi sono accorto che la corona la avevo osservata solo per qualche istante tra una foto e l'altra, se non avessi osservato al binocolo non potrei nemmeno dire com'era fatta in realtà! Questo mi è stato molto utile per poi ricostruire cosa si vedeva al binocolo, attraverso l'elaborazione della Corona mostrata in alto tra le figure di questa pagina.
Cerchiamo anche di analizzare le reazioni degli "animali" a noi più vicini, gli uomini! Si sono sentite urla venire da lontano, il prato era infatti stato assaltato da decine di osservatori. La mia reazione è stata la pelle d'oca, ad alcuni amici invece tremavano le gambe!
Ore 12.55: sono passati 5 minuti, la trepidazione è cessata completamente, siamo contenti di aver osservato l'eclisse, soprattutto considerando la condizione del cielo al mattino! Ma ora ci aspetta più di un'ora di uscita. Purtroppo le nuvole passano sempre più spesso, e qualche fotografia rimane velata.
Ore 14.00 circa:ricompare il vento da Ovest, leggermente meno forte di prima, ma comunque potente.
Ore 14.13: termina l'eclisse, vengono scattate le ultime foto del Sole al telescopio, ora il cielo è pulitissimo, solo qualche nuvola all'orizzonte.
Ore 16.00: ho terminato di smontare e noto un particolare interessante: le 4 seggiole che avevo piazzato non le ho mai utilizzate (le borse che c'erano appoggiate sopra erano lì dal mattino!). Capisco di essere in piedi ininterrottamente dalle 8.30!!! Ma non mi sento stanco assolutamente.
Durante il ritorno in albergo, in macchina, mi accorgo che sia io che i miei amici abbiamo tutti uno strano sorriso sulle labbra: è evidente che l'eclisse ci ha coinvolto completamente e il ricordo rimarrà per sempre impresso nelle nostre menti.
 


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