Come gia' successo nel 1965, i picchi di attivita' sono stati due, uno prima e uno dopo il passaggio della Terra sul piano della Tempel-Tuttle. C'e' da sperare che questo secondo picco si trasformi nel 1999 in una grande tempesta come gia' avvenne nel 1966.
Nell'articolo di presentazione delle
LEONIDI 98 scrivevano testualmente: "Nessuno puo' dire se davvero,
nella notte tra il 17-18 Novembre'98, ci sara' una tempesta di Leonidi.
Soprattutto, se la tempesta verra', nessuno puo' dire quando esattamente
ci sara'. La logica sembra indicare come momento piu' probabile quello
in cui la Terra attraversa il piano della cometa Tempel-Tuttle, esattamente
alle 19:45 T.U.: in questo caso sarebbero favorite le regioni asiatiche
(dove il Leone sara' gia' alto nel cielo). Ma, tendenzialmente nel passato,
le tempeste grandi o piccole non sono quasi mai avvenute esattamente al
passaggio della Terra sul piano della cometa......In particolare, per noi,
c'e' da augurarsi che una eventuale tempesta si verifichi qualche ora dopo:
in questo caso infatti saremmo nella seconda parte della notte, quindi
con la costellazione del Leone ormai ben visibile sull'orizzonte orientale
del nostro cielo."
Per quanto riguarda le previsioni temporali 1998, l' inevitabile riferimento
e' relativo al precedente periodo di attivita' delle Leonidi, ossia a quanto
successo a meta' degli anni 60. Nel 1965 una notevole pioggia si verifico'
13 ore PRIMA del previsto e le stazioni dello Smithsonian Institute collocate
a Maui nelle Hawaii ed a Woomera, in Australia furono concordi nello stimare
un picco orario di 100-200 meteore/ora: particolarmente interessante la
presenza di molti bolidi, singoli e simultamei, alcuni dei quali raggiunsero
la notevole magnitudine di m=-5. Secondo i recenti studi (1997) del gruppo
di Brown, dopo il passaggio della Terra sul piano della Tempel-Tuttle le
Leonidi 1965 mostrarono anche un secondo picco, che, per quanto previsto
teoricamente, era molto inferiore al primo come intensita'. Sembrerebbe,
dunque, che sia tipica delle Leonidi una struttura a doppio picco negli
anni iniziali di ogni ciclo di attivita'.
L'anno seguente (1966) il primo picco e' scomparso mentre il secondo
picco si e' amplificato a dismisura fino a generare l'ormai famosa grande
tempesta.
Negli anni successivi questo secondo picco e' andato sempre piu' indebolendosi,
salvo un ultimo sussulto avvenuto nel 1969: 4 ore DOPO il passaggio della
Terra sul piano della cometa, e per una singola ora, si osservarono infatti
sugli USA fino a 200-300 meteore/ora.
Tutto questo ci appare adesso molto interessante: il 16-18 Novembre
1998 le Leonidi hanno infatti mostrato sicure analogie TEMPORALI con quanto
successo nel 1965 (l'anno, ricordiamolo, che PRECEDETTE la piu' grande
delle tempeste). In sostanza anche le Leonidi 1998 hanno mostrato due picchi
di attivita': il primo, davvero inaspettato come INTENSITA', si e' verificato
tra le 3 e le 5 T.U. del 17 Novembre, quindi 16 ore prima che la Terra
attraversasse il piano della Tempel-Tuttle; proprio l'eccezionalita' di
questo picco 'anomalo' ha finito per soverchiare il picco 'normale', a
sua volta verificatosi regolarmente nelle ultime ore della notte del 18
Novembre (quindi 5-6 ore dopo il passaggio della Terra sul piano della
cometa). Gli astronomi, quindi non hanno per nulla sbagliato i loro conti
(come asserito in maniera qualunquistica da certa stampa disinformata):
semplicemente il picco 'regolare' e' stato talmente meno intenso di quello
'anomalo' da passare quasi inossservato!
Oltretutto, indipendentemente dal precedente del 1965, questa struttura
a due massimi era gia' stata intravista fin dal 'risveglio' delle Leonidi
avvenuto, secondo le misure radar dell'Istituto FISBAT del CNR di Bologna
(Cevolani, Foschini, Trivellone) gia' nel 1994. Queste misure radar
hanno valore assoluto sempre (in quanto indipendenti dalle condizioni metereologiche
e di illuminazione) ma, per il 1994, sono state nettamente piu' affidabili
delle osservazioni visuali effettuate col grave disturbo della luce lunare.
Le stesse osservazioni radar dell'Istituto FISBAT di Bologna hanno
dato un contributo fondamentale ad una prima comprensione delle Leonidi
1998 ed hanno chiarito molti dubbi connessi con le osservazioni visuali.
Tutte le osservazioni visuali (amatoriali e professionali) raccolte
dall'IMO (International Meteor Organization), l'Ente mondiale piu' accreditato
in questo campo, sono concordi nell'affermare che il massimo 'anomalo'
delle Leonidi 1998 ha toccato, all'alba di Martedi 17 Novembre tassi di
400-800 meteore/ora.
Figura 1
Grafico complessivo delle Leonidi 98 ottenuto dall'IMO (International Meteor Organization). Sono molto evidenti i due picchi: il primo alla 1:30 TU del 17 novembre che ha compreso meteore di eccezionale luminosità, il secondo alle 20.30 TU sempre del 17 novembre che ha confermato l'esattezza delle previsioni, ha incluso la parte principale dello sciame di particelle lasciato dalla Tempel-Tuttle. Copyright I.M.O. Immagine più grande: 3 Kb |
Tabella 1
Tutti gli echi radar raccolti dalle 12 del giorno 16 novembre fino alle 12 del giorno 18 novembre dalle antenne dell'istituto FISBAT di Bologna. Ogno eco radar corrisponde a una meteora: con più le meteore sono grandi con più le meteore sono consistenti. Copyright istituto FISBAT di Bologna. Vietata la riproduzione. Immagine più grande: 44 Kb |
Figura 1
Istogramma delle osservazioni VISUALI del gruppo del GAT situato sul Monte Lema (Val Dumentina, VA). Componenti: Cesare, Lucia e Anna Guaita, Maria C. Rusconi, Luca e Federica Broggi, Fabio Tonazzo. Visibili 300° di cielo con ostruzione (20° di altezza) in zona Nord-Nord-Est. Cielo perfetto: m=6 con vento. In blu il numero totale di Leonidi osservate. In rosso i bolidi (Leonidi con scia e m<-1). La crescita alle circa 1.00 locali è dovuta alla salita del Leone. La crescita a partire dalle 3 locali è dovuta al massimo susseguente al passaggio della Terra sul nodo. I tempi nel grafico sono ora locale, cioè tempo universale più un'ora. Immagine più grande: 92 Kb |
Figura 2
Istogramma ottenuto con gli stessi dati della figura 1, ma con barre in cui si accumulano le Leonidi normali (marrone) e i bolidi (rosso). I tempi nel grafico sono ora locale, cioè tempo universale più un'ora. Immagine più grande: 92 Kb |
Figura 3
Istogramma Leonidi+sporadiche secondo le osservazioni del gruppo del GAT situato sul monte S.Martino, in Valcuvia (VA). La tendenza all'aumento delle Leonidi è dovuto alla salita del radiante. Le sporadiche non mostrano (almeno statisticamente) questo andamento. Il gruppo di S.Martino era composto da: Piermario Ardizio, Alberto Brunati, Lorenzo Comolli, Daniel Fiorio, Giuseppe Macalli, Antonio Paganoni, Ilaria Parolin, Stefano Zibetti, Enrico, Barbara. E' stato ottenuto tra le 21 di martedì e le 3 di mercoledì: sono state contate più di 100 meteore. Osservazioni di un gruppo di osservatori che avevano la possibilità di osservare soltanto metà della volta celeste, a causa di una costruzione (chiesetta di S.Martino) che impediva le osservazioni alle spalle (ma riparava dal vento gelido!). La parte di cielo osservata comprende L'Orsa Maggiore, il Leone, i Gemelli, i Cani Minore e Maggiore, Orione, la Balena, e più sopra l'Auriga; gli osservatori erano tutti diretti verso Sud-Est. Le meteore sono state segnate da una sola persona, quindi non esistono meteore che sono state contate più di una volta. I tempi nel grafico sono ora locale, cioè tempo universale più un'ora. Immagine più grande: 83 Kb |
Figura 4
Come la figura 1, ma in più sono state aggiunte le Leonidi con m<0 osservate al S.Martino (barre verdi): si nota come l'andamento nei due siti osservativi sia praticamente identico e legato alla salita del Leone da Est. I tempi nel grafico sono ora locale, cioè tempo universale più un'ora. Immagine più grande: 84 Kb |
Figura 5
Istogramma che indica la suddivisione per magnitudine di tutte le Leonidi osservate visualmente da S.Martino: è chiara la grande abbondanza di meteore luminose. I tempi nel grafico sono ora locale, cioè tempo universale più un'ora. Immagine più grande: 51 Kb |
Figura 6
L'aumento progressivo dei bolidi come è stato osservato dal monte Lema. E' chiara la tendenza all'aumento in corrispondenza dell'approssimarsi del secondo massimo delle 5 del 18 novembre. I tempi nel grafico sono ora locale, cioè tempo universale più un'ora. Immagine più grande: 76 Kb |
Figura 7
Istogramma di tutte le meteore rivelate dall'istituto FISBAT di Bologna, mediante registrazione degli echi radar. Sono chiarissimi due massimi: il primo e principale alle 5 del 17 novembre, il secondo 1/4 più debole alle 5 del 18 novembre. (BLU=echi di 8 secondi, VERDE=16 sec., AZZURRO=32 sec., MAGENTA=64 sec., ARANCIO=128 sec., ROSSO=256 sec.) Per i dettagli vedi il testo. Elaborazione di dati del FISBAT di Bologna. Immagine più grande: 85 Kb |
Figura 8
I due massimi delle Leonidi 98 nelle registrazioni radar del FISBAT di Bologna a partire dalle Leonidi con echi di 16 secondi. Elaborazione di dati del FISBAT di Bologna. Immagine più grande: 74 Kb |
Figura 9
Come la figura 8, ma a partire da Leonidi con echi di 32 secondi. Elaborazione di dati del FISBAT di Bologna. Immagine più grande: 61 Kb |
Figura 10
Come la figura 8, ma a partire da Leonidi con echi di 64 secondi. E' chiarissima la tendenza, nella pioggia del 1998, ad una grande abbondanza di grandi bolidi, specie nel primo picco (16 ore prima del passaggio della Terra sul piano della Tempel-Tuttle. Elaborazione di dati del FISBAT di Bologna. Immagine più grande: 54 Kb |
Figura 11
Istogramma di tutte le meteore registrate dal FISBAT di Bologna, ma a differenza della figura 7 non sono sommate, ma gli echi sono messi uno a fianco all'altro. Elaborazione di dati del FISBAT di Bologna. Immagine più grande: 61 Kb |
Tabella 2
Tabella delle distanza Terra-cometa: ossia di quanti giorni la cometa precede o segue la Terra, nel momento in cui quest'ultima attraversa il piano della cometa stessa. Si noti la somiglianza delle distanze Terra-cometa e delle meteore resesi visibili negli anni 1965/66 e 1998/99. Immagine più grande: 14 Kb |